Questione di ore, ormai, e poi Kevin-Prince Boateng sarà nuovamente rossonero. Il ghanese si allena ormai da settimane (per la precisione, dal 1° ottobre) coi suoi nuovi-vecchi compagni a Milanello, e lunedì 4 gennaio, data di apertura del mercato invernale 2016, firmerà un contratto semestrale con opzione di rinnovo. 

Mihajlovic, dalla sua, lo ha accolto benevolmente. Davanti il 2016 per i rossoneri sarà l'anno della ricchezza, numerica e qualitativa, ma in tal senso un vero e proprio jolly come il Boa mancava.

 

Per lui, però, Mihajlovic ha già in mente una possibilità ben precisa. Nel 4-4-2 ormai ripetutamente adottato dai rossoneri, sono solo 2 i ruoli 'bloccati', per i quali una maglia è stata già assegnata: si tratta dell'esterno sinistro, che sarà Bonaventura, e del centravanti, Bacca. Restano due maglie da assegnare, per le quali ci sarà bagarre. Al fianco del colombiano partono, in ordine gerarchico, Balotelli (che quando sta in buona condizione, e lo sarà già a metà gennaio, per Mihajlovic è titolare), Niang, Luiz Adriano e Menez, atteso per febbraio. A destra, invece, ad oggi il titolare, quantomeno sulla carta, è Cerci: ma sull'ex granata ci sono diversi fattori che incombono.

 

Ad esempio, il suo riscatto a fine stagione, per nulla scontato, dall'Atletico: difficile che rimanga a Milano anche nel 2016-2017, motivo per cui il Milan cerca delle alternative. La prima, in tal senso, è proprio Niang, che a destra ha sempre fatto bene, e che così libererebbe un posto in attacco. E se Honda (anch'egli sul piede di partenza) è fuori dai giochi nonostante sia stato impiegato nell'ultima del 2015, la sorpresa potrebbe essere proprio l'ex Schalke 04, che il tecnico serbo ha provato da esterno destro di centrocampo nelle ultime partitelle dell'anno, e che continuerà a provare in quel ruolo. Certo, forse da ala il Boa non avrà la stessa gamba di Cerci e Niang, ma da un giocatore con la sua verve agonistica e la sua classe, ci si può immaginare un'interpretazione del ruolo un po' diversa. Quasi da trequartista. Praticamente alla Bonaventura, ovvero lo libertà assoluta di accentrarsi, manovrare, concludere e rifinire. Un esperimento che i prossimi allenamenti confermeranno, o smentiranno. L'ipotesi più probabile, però, resta quella della seconda punta: già ai tempi del 4-3-1-2 di Allegri, d'altra parte, Kevin-Prince agiva da attaccante aggiunto. Ora, però, le punte in rosa sono tantissime, e per Sinisa e Boateng servirà inventarsi qualcosa. Tipo, l'utilizzo da esterno. In un ruolo nuovo ma che, se funzionasse, servirebbe al ragazzo per re-inventarsi, a quasi 29 anni, ed al Milan per snellire la rosa. Lo stesso Cerci ha già avuto tre richieste, da Torino, Genoa, e Bologna. Squadre alle quali potrebbe essere girato il prestito da parte dell'Atletico: staremo a vedere.