A quarantotto ore dalla gara più importante degli ultimi anni, l'Inter di Simone Inzaghi continua a lavorare: all'orizzonte c'è la finale di Champions League contro il Manchester City di Pep Guardiola. E i dubbi di formazione sono ancora numerosi: solamente qualche giorno fa, durante il media day organizzato ad Appiano Gentile, mister Simone Inzaghi aveva ammesso di non aver ancora deciso chi schierare.

Inter, parte la corsa verso il Manchester City

Il ballottaggio più chiacchierato è quello tra Romelu Lukaku ed Edin Dzeko: il primo è deciso a partire dal primo minuto ed a battere il compagno di reparto nel duello a distanza. Soprattutto in caso di eventuali calci di rigore, Big Rom rappresenta un'arma letale: diciotto penalty segnati su diciotto calciati. Romelu è migliorato di condizione negli ultimi mesi e l'ha dimostrato negli ultimi allenamenti. Nonostante abbia messo in fila solo 144’ totali e non sia mai partito dall’inizio in questa Champions, Rom è l’unico ad aver segnato o fornito assist in ogni turno: gol nei gironi, negli ottavi e nei quarti più passaggio decisivo in semifinale.

Anche Dzeko, però, è deciso a dire la sua. Visti i 37 anni, difficile che avrà altre occasioni per giocare una finale di Champions League. Se segnasse a Istanbul, diventerebbe il marcatore più “anziano” in una finale nella storia della Champions, superando il record di Maldini, in gol a 36 anni e 333 giorni nel 2005.

Crescono i dubbi per Inzaghi: Edin o Romelu? Il sorpasso in volata sul bosniaco non è impossibile.

Le condizioni di Mkhitaryan e Correa

E intanto migliorano le condizioni dei calciatori indisponibili negli ultimi giorni. Le ultime dall'allenamento odierno raccontano di Mkhitaryan e Correa totalmente recuperati ed arruolabili per la finale di Champions League.