Domani sera si sfideranno Roma e Manchester United nell'andata delle semifinali di Europa League. Una sfida affascinante che riporta alla mente il brutto ko per 7-1 subito dai giallorossi nel 2007. A ricordarlo è Sir Alex Ferguson, allenatore di quel Manchester United, ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:

Ferguson e la sfida con la Roma

«Cerco di rendere il concetto con un’immagine musicale: ciascun giocatore propose la sua musica migliore e tutti insieme composero una sinfonia sublime. E chi dirige l’orchestra non può non essere incantato da quanto sta accadendo».

Ferguson sul 7-1 alla Roma

«Ebbi la percezione immediata che stavo vivendo una di quelle notti che a un allenatore capita poche volte di potersi godere nella sua carriera. Il 7-1 sulla Roma del 10 aprile 2007 è stata una delle nostre maggiori imprese internazionali. Ci furono le doppiette di Michael Carrick e Cristiano Ronaldo, i gol di Rooney, Alan Smith e anche di Patrice Evra, alla sua prima marcatura europea. Le grandi partite di solito vengono vinte da 8 calciatori. Può capitarti mezza dozzina di volte nella carriera che in un match ci siano undici giocatori che diano il massimo. Quella partita rappresentò una di quelle eccezioni. Il secondo gol fu una splendida azione con sei passaggi e sei calciatori, tutti di prima. La Roma era un’ottima squadra con campioni come Totti, De Rossi e Chivu»

Ferguson su Totti

«Il calciatore ci piaceva e avremmo voluto inserirlo nel nostro copione, ma quando manifestammo il nostro interessamento, apparve subito chiaro che Totti non voleva lasciare Roma. Era profondamente legato alla sua città. Il suo curriculum del resto parla chiaro: Totti nella sua carriera ha indossato solo la maglia della Roma».

Le parole di Ferguson (Getty Images)
Le parole di Ferguson (Getty Images)