Il nuovo modo di vedere il calcio dalla panchina e l'importanza di essere cresciuto tatticamente con Ancelotti: Gennaro Gattuso oggi alla guida del Valencia in Liga ad AS parla del suo modo di vedere il ruolo di allenatore.

Gattuso e la vita da mister

"La vita del giocatore è migliore. Per come vivo io il calcio, non ho una vita. Devo ringraziare mia moglie che non so come faccia a stare con me. È difficile, comincio alle 8.30 e torno a casa alle 19. Ho iniziato questa carriera da zero. Conoscevo il calcio, ma non ero preparato. Ho guardato partite di ogni categoria. Nell'ora e mezza che siamo in campo, mi sento vivo. Ora vedo il calcio in modo totalmente diverso rispetto a quando giocavo. Quando allenavo Milan e Napoli non pressavamo alti, adesso sì".

Gattuso e il marchio di Ancelotti

"Quando ho iniziato a fare l'allenatore ho chiamato Ancelotti e gli ho detto "Come si fa?". Per me lui è il miglior allenatore al mondo, viene da 3-4 generazioni fa e ha sempre la chiave per entrare nella testa dei giocatori. È incredibile come lui ci sia sempre riuscito con 4 generazioni diverse".