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Un incredibile errore strategico nel sottovalutare le ricadute e le reazioni, ma soprattutto un'iniziativa antisportiva e contraria anche alle leggi dell'economia: non usa mezzi termini l'economista Carlo Cottarelli, commentando al Club di Sky Sport il flop del progetto Superlega e le sensazioni destate dall'idea di Florentino Perez e Andrea Agnelli.

Superlega, l'attacco dell'economista Cottarelli

"Non so se sia stata una mossa disperata, anche perché non è stata certamente  improvvisata. È stata sicuramente sbagliata perché volevano riportare il mondo al periodo precedente alla rivoluzione francese, dove c'erano alcuni che avevano diritti di nascita, con 15 squadre che avrebbero giocato di diritto in questa Lega e 5 squadre scelte da loro in aggiunta. Una cosa assolutamente antistorica, contro lo spirito sportivo e la meritocrazia. Se ci sono certi comportamenti di un'impresa che si mette in testa di avere costi non sopportabili, quell'impresa fallisce. La rivolta? Non si aspettavano una reazione di questo genere. Anche l'annuncio a mezzanotte...volevano prendere tutti di sorpresa? Non so se i dirigenti vivano in un mondo tutto loro, ma è stato un errore clamoroso". 

Superlega, debiti e rischi per i 12 club

"Ci sono esempi di società virtuose come il Bayern, che ha i conti a posto al di là di quelli che sono gli effetti attuali del Covid e vince. Non sono tutte in crisi e indebitate. Il calcio è un mercato globale, si può considerare anche il salary cap e calmierare le commissioni dei procuratori. Sanzioni? Lascerei perdere questa strada, hanno già fatto una figuraccia e non mi accanirei ulteriormente, purché non proseguano con questa idea".

Andrea Agnelli (Getty Images)
Andrea Agnelli (Getty Images)