Alla fine, anche la tanto attesa 'goal line technology' messa in opera per la prima volta dalla FIFA è andata in scena: nella fattispecie ieri sera, in occasione dell'esordio dei galletti di Deschamps.
Si tratta difatti della valutazione, in tempo reale, del secondo gol del match Francia - Honduras (3-0) a Porto Alegre. Al 49', il tiro al volo di Benzema non viene trattenuto dal portiere Valladares dopo aver colpito il palo. In diretta si fa fatica a comprendere se il pallone ha o meno superato la linea, anche perché l'estremo difensore la copre con il corpo.
Ecco allora l'intervento della GLT, che simula in maniera digitale la reale collocazione, frame per frame, della sfera: il pallone è entrato, la segnalazione arriva all'arbitro, che assegna la marcatura.

Il gol di Benzema - getty images
Ma come funziona, nel dettaglio, la GlT?
14 telecamere (sette per ogni porta) ad alta velocità, vigilano per impedire che si ripetano errori clamorosi (tipo questo, verificatosi quattro anni fa nella partita tra Inghilterra e Germania).
Si tratta d'un strumento che permette all’arbitro, in maniera molto veloce, di avere la certezza che il pallone abbia oltrepassato interamente la linea di porta. La tecnologia non interferisce con il gioco e non ci sono interruzioni: nel giro di un secondo, l’arbitro e gli altri ufficiali di gara riceveranno un segnale che indica loro se convalidare un gol in situazioni dubbie. Che segnale? Il più semplice possibile: sull’orologio che indossano appare la scritta “GOAL”. I direttori di gara sono gli unici a ricevere la segnalazione.
I vantaggi che questa tecnologia porta nei confronti degli arbitri sono molteplici, come riporta anche la FIFA sul suo sito. Può succedere, in un’azione confusa in area di rigore, che un calciatore riesca a colpire la palla spedendola lontano senza che l’arbitro riesca a capire se essa abbia superato o meno la linea del gol, oppure può accadere che da una certa angolazione, all’arbitro sembra che la palla abbia varcato la linea, invece non è così. Ecco, in entrambi i casi la Glt potrà fornire un preziosissimo aiuto ad arbitri e giudici di linea, viste le numerose telecamere che guardano l’azione da ogni punto di vista e la capacità che le telecamere hanno di “vedere” molti più fotogrammi al secondo rispetto a quanto possa fare l’occhio umano.
Ovviamente questo sistema tecnologico d’avanguardia ha superato già numerosi test, tra cui simulazioni di diverse situazioni di gioco e meteorologiche, per permette al Glt di essere “a norma” con il Regolamento del Gioco del Calcio, qualora qualche associazione o lega intendesse usufruire del suo aiuto.
Il Glt è comunque un sistema piuttosto costoso, con prezzo che oscilla tra i 150 ed i 250.000 dollari per ogni stadio, e, nel caso qualche società volesse usarlo, dovrebbe fare numerosi test prima di usarlo in partite ufficiali, e il via libera potrà arrivare solo dopo uno studio di controllo eseguito da un istituto indipendente.
Chi è contrario al Glt, e perchè.
Quando nel 2012, dopo i numerosissimi e necessari test, la FIFA ha dato l’ok per la tecnologia della linea di porta, c’è chi ha storto il naso.
Il numero uno dell’UEFA Michel Platini si è sempre detto contrario all’inserimento della tecnologia nel mondo del calcio, e ha più volte ribadito che se si dovesse inserire una macchina per controllare se la palla abbia interamente varcato la linea di porta, si dovrebbero mettere anche delle telecamere per il fuorigioco; Platini resta dell’idea che sia molto meglio puntare non sulle macchine ma sugli uomini.
Sembra essere dello stesso avviso la FIGC, prima federazione ad usare gli arbitri di linea, o giudici di porta, che hanno il vantaggio di poter aiutare l’arbitro non solo nelle situazione di gol dubbi, ma anche per trattenute in area e tocchi di mano. In Inghilterra, invece, nell’ultima stagione gli arbitri della Premier League hanno usufruito del Glt, ma, come ha fatto notare anche l’ex arbitro Collina, è stata usata solo per due casi su oltre 300 partite, mentre gli arbitri di linea possono essere molto più utili, perchè possono dare “un aiuto su circa 16-18 episodi che accadono in area di rigore o in prossimità, diciamo 10 calci d’angolo a partita, più 5 o 6 punizioni. Se un giocatore salva il pallone con la mano sulla linea, la GLT dirà ‘no goal’, non dirà ‘fallo di mano’. Se l’arbitro non vede il fallo di mano, il rigore non viene dato”.
Oltre che in Premier, il Glt è stato usato anche nel Mondiale per Club del 2012 e nella Confederations Cup del 2013.
Nessuno esclude l’eventuale convivenza di tecnologia e giudici di linea, ma il partito del pro-tecnologia e quello del contro continueranno a “sfidarsi”, ognuno con le sue ragioni, lecite o meno. E chissà se avremo mai un vincitore. C’è chi risponde maliziosamente a questa domanda, dicendo che non c’è un vincitore, ma sicuramente ci sono dei perdenti: i giocatori ed i tifosi di tutte quelle squadre danneggiate da errori umani, facilmente evitabili con la tecnologia.