Ralf Rangnick non sarà più l'allenatore del Milan. L'ottimo cammino di Pioli, frutto di nove vittorie e tre pareggi, ha spinto la società rossonera a confermare il tecnico che ha saputo raddrizzare le sorti di una stagione travagliata e che, dopo tante stagioni, inizia ad assumere i contorni di un anno 0, l'inizio di un progetto che potrebbe riportare il Milan a competere per posizioni importanti. 

Rangnick - Milan: i motivi del 'no'


In una intervista concessa al Süddeutsche Zeitung, Ralf Rangnick ha allora spiegato i motivi alla base del mancato accordo con i rossoneri, sottolineando il buon lavoro di Pioli e il fatto che non sarebbe stato saggio, a questo punto, arrivare in un club che così bene aveva fatto con un'altra guida tecnica. 

Queste le parole di Rangnick: "?Il Milan da quando è ripreso il campionato ha fatto molto bene, con nove vittorie e tre pareggi, non sarebbe stato saggio andarci. Non importa da quale prospettiva si guarda tutto questo, se dalla mia o se da quella del club, non sarebbe stato saggio. Se mi mettessi nei panni dei milanisti, che si tratti di allenatori, direttori sportivi, giocatori o tifosi difficilmente avrei capito perché il Milan avrebbe voluto cambiare tutto dopo un periodo così positivo".