Gli errori, pur visti comodamente in poltrona e lontano chilometri, sono sembrati troppo grandi per essere veri. Ma questo non gli hanno impedito di essere dannatamente reali: le papere di Loris Karius, portiere sciagurato del Liverpool in finale di Champions League, resteranno per sempre nella storia. Il passaggio a Benzema e il mancato intervento sul tiro forte ma centrale di Bale hanno chiesto assoluzione alla fine della partita, quando i tifosi prima e i compagni subito dopo hanno assolto il tedesco scoppiato in lacrime. Una serata storta, del resto, può sempre capitare, a maggior ragione quando il peggior nemico è, oltre che il Real Madrid, l'ansia per una partita storica.

Eppure c'è un dettaglio che potrebbe non essere stato considerato sino a questo momento. Sin dal fischio finale, comprensibilmente per le forti emozioni provate, Karius è sembrato disorientato: il portiere era in lacrime, chiedeva continuamente scusa e provava a nascondere istintivamente la faccia sotto la maglietta. Gestualità e stato d'animo comprensibile per chi ha buttato all'aria una finale di Champions League, ma potrebbe esserci dell'altro. 

Nel referto del 31 maggio, i dottori Ross Zafonte e Leonor Herget hanno visitato Karius, questo il referto: "Il sig. Karius ha subito un trauma cranico durante la partita del 26 maggio. Al momento della nostra valutazione il sig. Karius presenta sintomi residuali i quali dimostrano che dopo il contatto esistevano palesi disfunzioni visive e di orientamento che hanno inciso sulla sua efficienza e sulla sua prestazione e che necessitavano di un intervento immediato". Il contatto incriminato è quello con Sergio Ramos: lì per lì Karius fece cenno alla panchina di star bene, ma il sospetto che qualcosa possa non essere andato per il verso giusto è  a questo punto legittimo. 

Del resto, la mancata percezione di Benzema a pochi metri dal rinvio così come l'incapacità di leggere una traiettoria tutto sommato centrale potrebbero ben spiegarsi con un mancato senso dell'orientamento ed uno stato confusionale minato appunto dal trauma cerebrale, e magari mascherato dallo stesso Karius inconsapevolmente.