Il capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione Michele Di Bari ha precisato le regole con cui, dal prossimo 4 maggio e con l'inizio della fase 2, l'Italia potrà tornare a celebrare le esequie, anche con messe per chi ha perso la vita nelle settimane di lockdown totale del paese. Dire addio ai propri cari in un ultimo momento di raccoglimento è stato uno dei grandi temi che ha attraversato l'Italia intera ed è stato oggetto delle parole del Premier Conte durante la conferenza stampa che annunciava il via alla fase 2. 

Come saranno celebrate le esequie 

Le esequie potranno essere celebrate in un solo luogo di culto, possibilmente all'aperto e previa sanificazione. In alternativa il luogo potrebbe essere una chiesa, ma il feretro in questo caso non potrà essere accompagnato fino al cimitero. Il massimo delle persone che potranno presenziare sarà di 15, e tutte dovranno indossare le mascherine; la cerimonia, possibilmente, dovrà durare il meno possibile e non dovrà presentare qualsiasi forma di accompagnamento del defunto così da evitare assembramenti. 

Anche in questo caso, per quel che riguarda le persone che potranno prendere parte al funerale, la terminologia riportata dal dpcm è quella di congiunti: successivamente alle prime indicazioni ministeriali, non vi sono però più dubbi circa il fatto che le persone che potranno presenziare alle esequie - non oltre le 15 - potranno essere gli affetti di una vita della persona venuta a mancare. 

Sarà vietato ogni contatto fisico e lo scambio del segno della pace.