La Lazio pensa al mercato di gennaio. Dopo l'annuncio di Lotito sul rinnovo di Sarri, ora per il club capitolino sarà fondamentale programmare il futuro sul piano tecnico passando attraverso un mercato invernale (ma anche estivo) di semi-rivoluzione e di innesti mirati. A partire dalla difesa.

Rugani e Ferrari alla Lazio?

Secondo quanto riportato dalla "Gazzetta dello Sport", la Lazio ha come obiettivi in difesa Daniele Rugani e Gian Marco Ferrari. Il centrale della Juventus conosce già bene Sarri, essendo stato allenato da lui ai tempi di Empoli, e a gennaio potrebbe accettare il trasferimento a Roma visto che a Torino ha pochissimo spazio, andandosi a giocare il posto con Acerbi e Luiz Felipe. Lo specialista del Sassuolo è invece più difficile da raggiungere subito, più fattibile ipotizzare una trattativa a luglio, a campionato terminato. Ma non è tutto: anche davanti arriverà un nuovo innesto, visto che Muriqi è stato definitivamente bocciato.

Lazio, piace Botheim del Bodo/Glimt

Per l'attacco alla Lazio piace Erik Botheim del Bodo/Glimt. Il centravanti norvegese classe 2000 si è messo in mostra soprattutto con i tre gol rifilati alla Roma di Mourinho in Conference League, ma il suo score realizzativo generale impressiona: può infatti vantare già di ben 21 gol in 43 partite, bottino davvero niente male per un 21enne. Il suo contratto è in scadenza a dicembre del 2022, ecco perché la sessione invernale di mercato che sta per arrivare può essere la prima vera chance per il Bodo di monetizzare dalla sua cessione.

Il giocatore ha messo la Lazio in cima alle proprie preferenze, ancora non si è parlato di cifre ma lo si farà nel dettaglio qualora dovesse essere piazzato proprio Muriqi altrove. A quel punto il club di Lotito affonderebbe il colpo e regalerebbe a Sarri un tassello molto interessante, che possa dare una mano importante da subito e anche in prospettiva.

Ci sono anche delle alternative, segnalate dal "Corriere dello Sport": Lapadula, Kalinic e Lasagna piacciono, ma Botheim è in cima alla lista.

Rugani (Getty)
Rugani (Getty)