Si era parlato di Villas Boas, sussurrato di Marcelo Bielsa, dato per scontato Vincenzo Montella: tanti e troppi nomi avvicendati alla panchina giallorossa, tanti e troppi nomi per un motivo o per un altro lontani dalla realtà tangibile. Di AVB se ne è parlato troppo poco, in un mondo calcistico come quello moderno dove ogni indiscrezione è notizia vorrà pur dire qualcosa; Bielsa non ha entusiasmato nessuno, mentre Montella, dato troppo presto come nuovo allenatore di Trigoria, è stato blindato da Pulvirenti.

 

E allora? E allora lui, Zdenek Zeman. Il boemo è il nome nuovo che ha intrigato una città intera, spingendola a chiedere a gran voce un nome neanche poi nuovo ai tifosi giallorossi della capitale. A far riflettere sono state le parole del tecnico attuale del Pescara ai margini della festa per la promozione in Serie A: concetti molto chiari quelli espressi da Zeman, senza un progetto avanti non si va. "E' difficile che saremo ancora insieme la prossima stagione io e Immobile perché penso che lo abbiano già comprato. Io vorrei lavorare ancora con lui, ma non sempre ci si riesce. Sono felice di quello che hanno fatto i ragazzi. Vorrei continuare con loro, ma so che non si può. Andrò via? Oggi voglio festeggiare la vittoria del campionato, parleremo del futuro in settimana, devo molto alla dirigenza e a questi ragazzi. Tra qualche giorno parlerò con i dirigenti e vedremo. Oggi secondo la stampa ho 5 o 6 panchine, per i giornalisti devo scegliere quella che mi garba di più.."

 

Progetto che probabilmente potrebbe garantirgli invece la Roma, nonostante l'offerta da parte di Sebastiani, presidente del Pescara, fosse di un accordo per la stagione futura a cifre raddoppiate: da 280mila a 560mila euro. Il contratto del boemo scade a giugno, attesa la prossima settimana per importanti novità quando a parlare sarà un'altra volta lui, Zdenek Zeman.