No al Genoa, almeno per il momento. E no anche il Torino, ma non da parte di Niang, ma dello stesso Milan, visto che i granata non vogliono mollare, in contropartita, Adem Ljajic, gradito a Montella almeno quanto l'attaccante francese lo è e Sinisa Mihajlovic, suo mentore nello scorso anno in rossonero. Restano diverse piste inglesi: West Ham, Crystal Palace, Liverpool, ma anche l'Everton sono in lizza per accaparrarsi le prestazioni del classe '94, che Galliani nelle ultime ore s'è convinto a cedere, eventualmente, anche a titolo definitivo. Unico vincolo, per i rossoneri: la richiesta deve essere di almeno 17-18 milioni. Pochi mesi fa, difatti, lo stesso AD rifiutò un'offerta di 16 milioni da parte del Leicester. Una cifra alla quale s'è avvicinato tantissimo, nelle ultime ore, il Watford di Mazzarri (un milione di prestito a 17 di riscatto), alla ricerca di rinforzi, disposto all'acquisto in prestito con obbligo di riscatto a determinate condizioni. Il sì del francese potrebbe passare appunto attraverso tali condizioni, visto che Niang vorrebbe salutare Milano a titolo definitivo. In entrambi i casi, comunque, si aspetta l'OK di SES. Un passaggio che, visti i soli 6 giorni che ci separano dalla deadline della sessione invernale di mercato, potrebbe anche non essere banale. Da Londra trapela ottimismo: l'affare potrebbe andare all'ufficialità entro lunedi.
Ma torniamo al diretto interessato, che come è emerso nelle ultime ore qualche giorno fa ha avuto un momento di gelo con Montella, che su di lui aveva puntato fortemente a inizio stagione. Il gelo è diventato rottura, che poi il tecnico ha di fatto esposto in conferenza stampa ieri. Nella serata di ieri s'è recato in un noto hotel di Milano in compagnia di un amico per iniziare a recepire, insieme al suo entourage, le nuove proposte inglesi, tra cui quella del Watford. Ora, però, preso atto della frattura col Milan, Niang ha deciso di cambiare in toto anche la sua vita, e provare l'esperienza in Premier. Il Milan attende, l'addio ormai s'è consumato.