Archiviata la sconfitta di Firenze, il Bologna si appresta ad ospitare il Torino nell'ultima gara della 13esima giornata del campionato di Serie A. La squadra felsinea ripartirà dalle certezze di un importantissimo inizio di stagione. Merito anche del lavoro del direttore sportivo Marco Di Vaio che in una intervista ai microfoni di TMW ha parlato anche del futuro di alcuni calciatori, uno su tutti Joshua Zirkzee.
Bologna, le parole di Di Vaio su Zirkzee
“Parliamo spesso, già l’anno scorso fui io ad andare a parlare con lui quando lo volevamo prendere. C’era ancora Sinisa, l’idea di giocare con le due punte e il 3-5-2. Poi dopo un mese è arrivato Motta e siamo passati al 4-3-3, con Arnautovic ha giocato meno. All’inizio per lui è stato complicato, mentalmente non era semplice competere con Arnautovic ma quando Marko è partito Joshua ha fatto il salto di qualità. Da ogni punto di vista: determinazione, lavoro, professionalità. Ha mostrato un grande spirito, come quando giocava all’Anderlecht e andavamo a vederlo. Uno dei primi consigli che gli ho dato è di prendere un numero importante, ha preso il 9. Agli attaccanti si chiede concretezza, Joshua è diverso ma mi piace la sua attitudine e arriverà a fare i gol necessari. Poi oltre a quelli già mette dentro tanta altra roba. E ricordiamo che è un 2001, io alla sua età non avevo determinate certezze. Arrivano col tempo, quelle. Sta mettendo in campo tutte le energie fisiche e mentali per fare al meglio.
Non pensiamo assolutamente di cederlo. I rumors servono a poco, lui deve continuare a lavorare e a giocare, a crescere e dare continuità aiutando i propri compagni. Quando inizi a diventare punto di riferimento serve l’aiuto anche nelle difficoltà. Procediamo, tutti insieme e rendiamo concreto e costante il potenziale”.
Di Vaio su Calafiori
“Volevamo già prenderlo l’estate prima, poi però aveva problematiche al ginocchio e le difficoltà avute al Genoa non ci lasciavano tranquilli. Poi seguendo il Basilea per Ndoye, tantissime volte, abbiamo visto che durante la stagione è cresciuto. Nel finale ha fatto pure il centrale, sia a tre che a quattro. Nel finale di mercato si è creata l’opportunità e l’abbiamo preso proprio per il doppio ruolo. Dietro a Lucumi e volendo anche da terzino sinistro, suo ruolo naturale. L’infortunio a Lucumi ha accelerato tutto, Riccardo si è fatto trovare pronto e ha fatto prestazioni importanti da centrale. Ha questo vantaggio e ne siamo contenti”.
Di Vaio su Orsolini
“Fa gol belli, ha senso della porta e ogni anno porta a casa numeri. L’ho visto molto cresciuto dopo la firma del nuovo contratto, come se nella sua testa avesse assunto una posizione diversa nel gruppo. Sta crescendo molto sotto la guida di Motta: sa finalizzare bene, nella fase di costruzione può fare meglio, soprattutto per fare uno step successivo e andare in un top club. Per quello dovrebbe abbinare con intensità le due fasi, quest’anno stava dando segnali. Peccato si sia fatto male ma è il calcio”.
Di Vaio su Orsolini Ferguson, Posch e Lucumi
“Ferguson non si muove e su questo siamo tutti d’accordo. Lui, come Posch, sono troppo importanti per noi. Ma in realtà la forza di questa squadra è avere tanti giocatori di livello quasi pari, vogliamo mantenere alto il livello sia dall’inizio che a partita in corso. Posch è stato una grande sorpresa l’anno scorso, non credo alle dichiarazioni che vengono riportate dalle nazionali, finiscono per essere sempre travisate. Era contento di rimanere con noi quando l’abbiamo riscattato, sa che deve confermarsi e non è facile. Parliamo di un giocatore internazionale e siamo contenti sia qui, fa parte del nostro DNA, uno di quelli scovati e pagati poco per il potenziale che hanno. Sta rispondendo, è un ragazzo sereno e professionale, ama questo club e noi abbiamo bisogno di lui per crescere”.