Defrel spinge, la Roma spinge, il Sassuolo - per ora - tiene. Ma resta da capire per quanto tempo ancora riuscirà Squinzi a tener testa all'offerta di Massara, che ieri ha ufficialmente messo sul piatto 18 milioni di euro, sotto forma di prestito con obbligo di riscatto nel 2018. Una proposta che si è in ogni caso avvicinata alle legittime pretese neroverdi: il Sassuolo lo prese nel 2015 per 7 milioni di euro dal Cesena, ed oggi, nel caso in cui dovesse gioco forza privarsene a gennaio, vorrebbe quantomeno realizzare una buonissima plusvalenza. E, se possibile, strappare anche ai capitolini, in prestito o addirittura a titolo definitivo, i cartellini di Ricci, Seck, Sadiq, Marchizza o Tumminello. Di Francesco, che ha già ritrovato un ottimo Matri, perderebbe una pedina fondamentale, ma proverebbe a colmare la lacuna con lo svincolato Cassano - di cui parlavamo ieri - o Paloschi, chiuso all'Atalanta dall'esplosione di Petagna e utilizzato da Gasperini solo in otto circostanze fin qui in stagione. L'ex Chievo attualmente percepisce 1.6 milioni di euro l'anno, ben oltre il tetto massimo di 1 milione fissato dal Sassuolo. Servirà uno sforzo economico, oppure si chiederà al giocatore di decurtarsi parte dell'ingaggio con la garanzia di un posto da titolare. La valutazione che la Dea fa del 26enne è di 6.5 milioni. Una cifra che, ovviamente, verrebbe ripagata dal sacrificio del francese. Che Spalletti sogna di avere già contro la Sampdoria, ed il cui agente gestisce con attenzione. Così Pocetta a Rete Sport: "Su Defrel bisognerebbe chiedere alla Roma. È un momento delicato, in cui il silenzio gioverebbe a tutti, invece di sparare numeri e cifre si farebbe bene a lavorare con diplomazia”. Conferme anche da Carnevali, AD neroverde, alla stessa testata: “La trattativa al momento è in stand-by. Per ora rimaniamo sulle nostre posizioni”.
Roma, Defrel già contro la Sampdoria. Ma col Sassuolo l'accordo ancora non c'è. L'agente: "Momento delicato"
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martedì, 24 gennaio - 12:33

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