L'esperienza italiana, per Fernando Torres, può ora ritenersi conclusa. Ai margini del progetto tecnico-tattico di Inzaghi, lo spagnolo a fine 2014 ha iniziato ad inanellare un'infinita serie di panchine, che tanto sanno di addio prematuro alla causa rossonera. I problemi, in qualche misura, sono di forma: il suo cartellino è in prestito sino a giugno 2016 dal Chelsea, e per questo motivo Galliani ed i blues dovrebbero accordarsi per rispedire l'attaccante a Londra - dove ormai Mourinho l'ha di fatto allontanato, anche verbalmente - da dove dovrebbe ripartire, per un nuovo prestito.
Per lo spagnolo restano poche piste: il ritorno al Liverpool, molto accreditato in Inghilterra visto il probabile addio di Balotelli; l'MLS ed il Canada in testa. Ormai fermo il 'no' dell'Atletico in merito ad uno scambio con Cerci, non restano alternative. L'ingaggio onerosissimo, d'altra parte, costringe il Milan a 'regalarlo' - per quanto formalmente sia in prestito - ma la richiesta è praticamente nulla. Sempre a meno che l'Atletico, dove Torres ha iniziato la carriera a fine anni '90, non torni sui suoi passi. Detto no alla prima proposta del Milan - inserimento nell'affare Cerci, sempre in prestito -, i madrileni potrebbero ravvedersi e trattare l'affare Torres indipendentemente dall'ex granata, che a sua volta va verso il prestito oneroso a Milano, ma sponda Inter. Conferme arrivano indirettamente, ai microfoni di Cope, da parte del Mono Burgos, vice di Simeone sulla panchina dei colchoneros: “Il ritorno di Torres? Non voglio creare problemi a nessuno con la mia opinione, però sarebbe meraviglioso“.
Enrique Cerezo, presidente dell’Atlético Madrid, fa eco a Burgos. Ospite de ‘Los Desayunos de TVE’, Cerezo ha risposto così alle domande sull’attaccante del Milan: “Torres? Per ora non c’è niente, ma questo non vuol dire che non ci sarà. In questo momento abbiamo una grande squadra e crediamo che tutti i ruoli siano coperti, ma questo non significa che entro il 31 gennaio non possiamo prendere qualcuno. Abbiamo una squadra fantastica che lotterà su tre fronti”.
Se il Milan non dovesse trovare l'acquirente, si disfarrebbe di Pazzini, a sua volta in esubero e con il contratto in scadenza. Su di lui potrebbe tornare la Sampdoria (se non si chiudesse l'affare Muriel, e se partisse Bergessio) ma l'ipotesi più accreditata resta il Torino; Napoli e Lazio sono ormai defilate. Sono arrivate delle richieste anche dalla Premier, ma la priorità per il Pazzo resta l'Italia.