La professione di giornalista e il calcio internazionale. Ciò che ruota attorno alla vita di Riccardo Mancini, telecronista di "Fox Sports Italia", era già deciso nel suo percorso di vita, prima ancora che lui stesso se ne rendesse conto e diventasse quotidianità. Nato a Roma nel 1987, è cresciuto al mare e inevitabilmente "Ogni scusa è buona per tornare nella mia terra - spiega a Fantagazzetta - e godermi un po' di sole". Residente a Milano, laureato in Scienze motorie e specializzato in management dello sport racconta che i sogni da bambino erano due: "Diventare calciatore o fare il telecronista. Ho iniziato col primo, sto andando avanti col secondo e sono felice così". Impegnato con il calcio internazionale, continua comunque a seguire anche quello italiano, trovando ancora spunti interessanti".
#1 - Un commento su quanto espresso dal campionato fino ad ora
"Al contrario di quanto si è detto finora, lo trovo più affascinante rispetto agli ultimi anni. Sì: la Juventus domina e lo merita ma è dietro di lei che vedo una lotta più serrata, con Roma, Napoli, Lazio, Inter, Atalanta e Fiorentina che hanno un gioco che mi piace molto: aperto e con meno timori. Il divario tecnico di chi si trova dietro la prima in classifica è diminuito. L'unico verdetto scritto è quello dello scudetto ma per quanto riguarda i piazzamenti Champions ed Europa League questa Serie A ha ancora molto da dire. E pure la battaglia per non retrocedere non è finita qui".
#2 – Chi la sorpresa, sia per quanto riguarda un giocatore che una squadra?
"Non può che essere l'Atalanta, una società che sta portando avanti un ottimo progetto con i giovani, che stanno facendo strada. Di conseguenza, la sorpresa più grande resta Gagliardini, che col passaggio all'Inter ha realizzato un salto di qualità. Non è da tutti, vista l'età e il repentino passaggio in una società più blasonata".
#3 - Quando e come è nata la passione per il giornalismo sportivo? E quando ha deciso di farne un lavoro?
"Mi piaceva ritagliare e conservare i miei articoli di giornale preferiti e le foto dei giocatori che amavo. È nata quindi prima come passione, poi è arrivata l'idea di farne un lavoro. Solo che un collega di alto livello, all'epoca del liceo, mi sconsigliò di prendere la strada del giornalismo e ci rimasi male. Allora mi iscrissi a Scienze motorie. Nel frattempo ho iniziato e continuavo a scrivere per testate e intervenire in radio. Poi è arrivato lo stage a "Sky tg24" e infine "Fox Sports".
#4 - Ci racconta un aneddoto curioso vissuto in sala stampa o nell'ambito del suo lavoro?
"Sì, è accaduto nel primo anno a "Fox Sports" come primo inviato sul posto, a Parigi per la precisione. Dovevo realizzare uno speciale sul Psg ma nè io e nè il mio operatore sapevamo il francese. Il guaio era che gli stessi parigini si rifiutavano di parlare inglese. Abbiamo avuto fortuna però: colei che avrebbe dovuto guidarci a fare il tour della città era italiana. Abbiamo quindi chiesto aiuto a lei per tradurre le domande e le risposte nelle interviste. Ci ha salvato: tornare infatti dalla trasferta con pochissimo materiale, non sarebbe stato il massimo".
#5 - Quale evento sportivo avrebbe voluto raccontare ai suoi telespettatori?
"La finale di Champions del 2013, Bayern-Borussia, che si disputò a Wembley. Lo Stadium ha un'atmosfera fantastica".
#6 - Che rapporto ha con i social? Li usa solo per lavoro o anche per interagire con i follower?
"Ho facebook e instagram, sono i miei social preferiti. Per ultimo viene twitter. Mi scrivono in molti e ricevo complimenti non solo personali ma rivolti a tutta la squadra di "Fox". Mi piace rispondere alle critiche, se costruttive, trovo sempre giusto ascoltare il pubblico".
#7 - C'è stato un collega di una testata concorrenziale che ammira e vorrebbe portare a lavorare con lei?
"Mino Taveri di "Mediaset". Lo seguo sin da piccolo su "Tele+". È molto competente e professionale. E adesso che siamo colleghi, la cosa mi fa un certo effetto".
#8 - Primo consiglio ai fantallenatori: un portiere su cui puntare questa settimana
"Reina, spesso ingiustamente sottovalutato".
#9 - Secondo consiglio ai fantallenatori: un difensore su cui puntare questa settimana
"Bonucci, sta bene ed è una sicurezza".
#10 - Terzo consiglio ai fantallenatori: un centrocampista su cui puntare questa settimana
"Milinkovic Savic, uno dei centrocampisti più talentuosi della Serie A".
#11 - Ultimo consiglio ai fantallenatori: un attaccante su cui puntare questa settimana
"Dzeko. in Palermo-Roma tornerà a segnare".