Ogni settimana i numerosi detrattori di Allegri trovano un nuovo pretesto per attaccare il mister livornese; ogni settimana Allegri dimostra a tutti, quasi con noncuranza, di avere maledettamente ragione.
Negli ultimi tempi la critica di moda era quella relativa all'utilizzo di Paulo Dybala. Ad inizio stagione il nuovo numero 10 della Juventus era stato impiegato senza soluzione di continuità, poi, complice un calo di rendimento ed i noti problemi extra-calcistici, Allegri aveva deciso di relegarlo in panchina per qualche gara. Il tecnico bianconero ha fatto poi rientrare l'ex Palermo nelle rotazioni con i giusti tempi, inserendolo a gara in corso contro Inter e Bologna e schierandolo titolare in Coppa Italia, per poi rigettarlo nella mischia ieri sera dal 1'. Dimostrando, come se ce ne fosse bisogno, di saper gestire alla perfezione i componenti della sua rosa, sia dal punto di vista umano sia da quello calcistico.
E' altrettanto vero che la sfida contro il Verona non era iniziata nel migliore dei modi per Dybala, anzi. Il numero 10 aveva libertà di svariare su tutto il fronte offensivo, ma le sue frequenti scorribande al centro o sull'out di sinistra lasciavano spesso e volentieri Lichtsteiner costretto ad affrontare due avversari per volta. Inoltre in qualsiasi zona del campo Dybala decidesse di spostarsi i giocatori del Verona lo seguivano da molto vicino, lasciandogli pochissimi margini di manovra.
La svolta della partita di Dybala è arrivata nell'intervallo, quando Allegri ha deciso di sostituire un opaco Bentancur con Bernardeschi, riportando la squadra al "vecchio" 4-2-3-1, con il numero 10 posizionato alle spalle di Higuain, con Mandzukic sulla corsia di sinistra e l'ex Fiorentina sul versante opposto. In questa nuovo-vecchio canovaccio tattico Dybala ha ritrovato le proprie certezze, piazzandosi in una porzione di campo di difficile lettura per il Verona e riuscendo a ritagliarsi lo spazio per andare a dialogare nello stretto con il proprio connazionale, mandando fuori giri sia il centrocampo sia la difesa dei padroni di casa. Al 72' arriva la prima rete personale della serata: sfruttando una grande azione di Lichtsteiner, l'argentino si stacca dalla linea dei difensori avversari per ricevere il passaggio dello svizzero e concludere, di destro e di prima intenzione, battendo Nicolas e realizzando il momentaneo 2-1. Il secondo gol arriva pochi minuti più tardi, proprio sfruttando quella zona d'ombra tra difesa e centrocampo degli scaligeri , Dybala riesce a ricevere sulla trequarti ed a prendere velocità, saltando quattro uomini e concludendo in diagonale ancora una volta con il piede meno nobile, siglando il definitivo 3-1. Non contento "la Joya" prova anche a portarsi a casa il pallone, ma il suo diagonale al volo è da dimenticare, mentre Nicolas si oppone alla bella punizione calciata pochi minuti più tardi.
Quella di ieri sera non è stata una Juventus scintillante, anzi, per lunghi tratti i bianconeri hanno subito la superiore verve agonistica dei padroni di casa. Tuttavia Chiellini e compagni sono usciti dal campo con i tre punti, cogliendo l'obiettivo di restare ancorati al Napoli capolista e campione d'inverno, e con la certezza di aver ritrovato, dopo un periodo di appannamento, il loro astro più luminoso.