E' trascorso un anno da quel giorno triste per il calcio, ora ha raggiunto il fratello Diego e se ne è andato prematuramente dal mondo terreno; una notizia che è arrivata come un fulmine a ciel sereno dopo il Natale appena passato. 

Hugo Maradona è deceduto all'età di 52 anni, tutto è accaduto nella mattinata a causa di un arresto cardiaco nella sua abitazione, in provincia di Napoli.

Come il suo famoso fratello Diego, anche Hugo è stato un calciatore professionista e si è misurato in campionati importanti del calcio europeo.

Le tappe della sua carriera calcistica 

Classe 1969, dopo gli inizi in patria nell’Argentinos Juniors, nel 1987 Hugo Maradona approda in Italia e viene tesserato dal Napoli su pressing del pibe de oro, il quale aveva anche minacciato di lasciare il club partenopeo se non fosse stato ingaggiato suo fratello minore.

Il club azzurro accetta e l'operazione viene definita, tuttavia decidono di girare subito Hugo in prestito all’ Ascoli guidato da Castagner per farlo ambientare nel calcio italiano, ma i risultati saranno decisamente tiepidi: totalizza 13 presenze in maglia bianconera e nessun goal all'attivo in serie A. 

 

A questo punto si interessa al calciatore il Rayo Vallecano, che vede in Hugo Maradona un buon affare dal punto di vista tecnico e soprattutto mediatico e ne ottiene il prestito per la stagione 1988-89, sborsando circa 20 milioni di pesetas.

Maradona è meravigliato per il fatto che la maglietta del Rayo sia “uguale a quella del River”, arriva a Vallecas sponsorizzato dalle parole del fratello e del CT argentino Carlos Bilardo (che lo definisce addirittura “la versione destra di Diego”).

La coppia formata dall’argentino e da Cunningham si prospetta come una delle migliori della Segunda División spagnola, ma gli infortuni dell’inglese impediscono di vedere i due in campo insieme con una certa regolarità.

Il Rayo a fine stagione ottiene la meritata promozione nella Liga, con Hugo Maradona in campo per 35 partite e autore di 6 reti; in estate viene anche convocato da Bilardo per la Copa América, ma alla fine resta solo come ‘giocatore invitato’ e non entra nella lista ufficiale dell'Argentina.

Il prestito al Rayo viene prolungato anche per la stagione 1989-90, ma i vallecani deludono le aspettative, concludendo il torneo all'ultimo posto e retrocedendo con largo anticipo; Maradona colleziona 29 presenze e 3 reti, chiudendo così la sua avventura in terra iberica.

A quel punto la carriera del più giovane dei Maradona non decolla e negli anni seguenti tenta nuove esperienze e gira parecchio: prima in Austria (Rapid Vienna con 17 presenze e zero reti), quindi Venezuela (Deportivo Italia) e Giappone dove trova la via del goal con PJM FuturesAvispa Fukuoka e Consadole, ma senza mai raggiungere quell'affermazione che tanto aveva sognato.

 

Riposa in pace Hugo