Una stagione a livelli davvero eccellenti per Ciro Immobile, che con 17 goal realizzati nel Torino fino ad oggi, è il miglior marcatore tra gli attaccanti italiani della serie A.
Numeri importanti per il giovane attaccante campano, che già nella stagione 2011/2012 si era imposto nel Pescara di Zeman, come capocannoniere della serie B con la bellezza di 28 reti messe a segno.
Il commissario tecnico azzurro Prandelli ha iniziato a monitorare Immobile da qualche tempo a questa parte, ma è ormai evidente che il biondo attaccante merita assolutamente un posto tra quei calciatori che andaranno a rappresentare l'Italia nel mondiale in Brasile.
L'augurio principale è che sia una nazionale meritocratica, che sappia premiare coloro che hanno meritato sui campi della serie A la loro chiamata, ingiusto sarebbe invece fare una nazionale di figurine, ovvero affidandosi solo ai campioni già affermati a prescindere dal loro rendimento e che hanno una grandissima risonanza.
Questa ipotesi dovrebbe essere scongiurata, ma purtroppo sappiamo bene che in Italia ci sono giocatori che troviamo stabilmente sulle prime pagine nel bene o nel male, mentre altri come lo stesso Immobile, non vengono lodati come meriterebbero e fanno più fatica ad avere la giusta risonanza mediatica.
Le trasmissioni settimanali in TV ad esempio, si concentrano sempre e solo su determinati campioni, avrete già capito di chi sto parlando, gli argomenti top sono il ritorno in nazionale di quel campione del mondo 2006, oppure del grande talento incompreso per questioni caratteriali, fino ad arrivare agli oriundi che chissà perchè hanno sempre la precedenza sui colleghi italiani.
Il provocatorio quesito finale che vorrei porre alla vostra attenzione è : "Se Immobile fosse stato straniero, quanta risonanza mediatica avrebbe rispetto a quella che ha oggi ?" .
Paolo Pierangelo