Mentre tutto il mondo calcistico è concentrato su quello che sta accadendo in Qatar, nei piani alti delle varie squadre di Serie si inizia a ragionare sulla programmazione futura, a partire dal mercato di gennaio e guardando anche più avanti verso le situazioni più spinose dei contratti in scadenza entro il prossimo giugno e quelli su cui iniziare prima a parlare di prolungamento dell'accordo.

In casa Juventus sono ben cinque i giocatori della prima squadra che vedranno scadere il loro contratto il 30 giugno 2023: Alex Sandro, Juan Cuadrado, Angel Di Maria, Carlo Pinsoglio ed Adrien Rabiot. Chiaramente ogni situazione è differente dalle altre e va analizzata sia nello specifico che nell'insieme delle squadra, vediamole una per una partendo dal difensore brasiliano.

Rinnovo Alex Sandro, possibilità di permanenza, pro e contro

Le possibilità che la società bianconera si sieda al tavolo con i rappresentanti sono pressoché inesistenti. Negli ultimi anni le prestazioni dell'ex Porto sono andate sempre più in peggioramento, solamente negli ultimi mesi con il passaggio al ruolo di braccetto difensivo di sinistra si è tornato a vedere qualcosina di buono. Troppo poco però per un giocatore che nelle partite più importanti delle passate stagioni veniva regolarmente soppiantato da un terzino destro adattato.

La sua permanenza in bianconero non porterebbe molti vantaggi specifici, né per il rendimento in campo, né per l'equilibrio dello spogliatoio. E' vero che Alex Sandro conosce ormai benissimo l'ambiente, ma non si è mai eretto a leader della squadra, anzi. Il suo addio porterebbe necessariamente aria fresca nel ruolo, obbligando la società a fare un investimento importante o a dar fiducia a quel Luca Pellegrini che nell'Eintracht sta soffrendo un po' il cambio di modulo di mister Glasner.

Rinnovo Juan Cuadrado, possibilità di permanenza, pro e contro

Dopo il rinnovo "coatto" della stagione precedente con il prolungamento dell'accordo stabilito unilateralmente dalla società che ha fatto scattare una precedente clausola contrattuale, quest'anno la situazione sembra essere un po' più complicata. Sulla bilancia vanno messi sul piatto questa decisione dei vertici bianconeri che hanno un po' indispettito l'entourage del colombiano, dall'altra ci sono le prestazioni in calo per evidenti ragioni anagrafiche.

Qualche settimana fa è stato lo stesso Allegri ad ammettere che non si possono chiedere più certi sforzi al numero undici juventino. Ci sono buone possibilità che la dirigenza e gli agenti del giocatore si siedano al tavolo a parlare di accordo, ma altrettanto possibile che la Juventus metta sul piatto una cifra al ribasso che non troverebbe eufemisticamente il gradimento della controparte. Come rosa si perderebbe un giocatore fondamentale nello spogliatoio e che ha sempre dimostrato grandissimo attaccamento alla squadra ed alla società, mentre sul campo come detto le prestazioni sono evidentemente in calo, la Juventus dovrebbe comunque investire in un titolare del ruolo relegando l'ex Fiorentina al ruolo di arma tattica da gettare nella mischia a partita in corso.

Rinnovo Angel Di Maria, possibilità di permanenza, pro e contro

Arrivato alla Juventus con il preciso obiettivo di prepararsi nel migliore dei modi al Mondiale, finora è riuscito alla perfezione nel suo intento. In bianconero si è visto pochino tra infortuni e cartellini rossi, ma con la Selecciòn è sceso in campo da titolare in entrambi gli impegni della massima manifestazione calcistica. 

Questo dovrebbe essere il suo ultimo anno in Europa prima di fare ritorno all'amato Rosario Centrale. Possibile un tentativo, seppur flebile, della Juventus di far cambiare idea all'argentino. Il suo talento è cristallino e può essere una chiave di volta sia in campionato che in Champions League, ma dall'altra parte c'è una volontà palesata più volte di tornare in patria. Senza di lui la qualità della rosa bianconera crollerà drasticamente, difficile trovare giocatori di tale livello che si possano spostare senza troppi problemi nel mercato. E' necessario tuttavia tenere conto della volontà del giocatore, trattenerlo contro-voglia potrebbe portare a situazioni di difficile gestione.

Rinnovo Carlo Pinsoglio, possibilità di permanenza, pro e contro

Il terzo portiere è un catalizzatore dello spogliatoio, elemento collante di tutta la squadra come dimostrano tutti i gesti d'affetto rivolti ai compagni durante la partita. Il suo ingaggio non grava eccessivamente sulle casse della società, ci immaginiamo che la trattativa per il suo rinnovo sia rapida e che si concluda positivamente senza troppi intoppi.

Rinnovo Adrien Rabiot, possibilità di permanenza, pro e contro

Per ultimo il caso certamente più spinoso, quello del centrocampista francese. Arrivato a Torino a parametro zero dal PSG, ma con un contratto extra-lusso anche grazie al decreto crescita per cui le tasse avevano un minor peso a bilancio. Ora l'effetto di tale provvedimento politico sta svanire e quindi per le casse societarie il peso da sostenere sarà decisamente maggiore. Visto il rendimento del francese negli ultimi tempi ci sarà certamente una trattativa, ma ci aspettiamo che le richieste della signora Veronique siano piuttosto elevate. Non vediamo dunque molte possibilità di una permanenza di Rabiot a Torino, più facile che l'ex PSG provi a strappare un altro contratto-monstre in qualche altre big europea.

Il rendimento del numero 25 nelle sue due prime stagioni in bianconero è stato a dir poco deficitario, ma quest'anno la musica è decisamente cambiata. In questa prima parte di stagione Rabiot è stato il migliore della Juventus, per distacco, facendo cambiare idea sul rinnovo anche ai più scettici tra gli appassionati della Vecchia Signora. Un suo addio significherebbe perdere una grande fisicità in mezzo al campo e solo un completo recupero di Pogba o l'arrivo di un altro grande centrocampista (Milinkovic-Savic) potrebbero colmare quel vuoto. Tra i contro va inserito però anche l'enorme sforzo economico per raggiungere un nuovo accordo, con il rischio di impoverire delle casse già in evidente difficoltà o, ancora peggio, arrivare a fare qualche cessione non programmata per coprire le spese.