Cosa sta succedendo a Federico Chiesa? Il quesito è sicuramente di grande attualità in questi giorni, per quella che a tutti gli effetti sta diventando una sorta di telenovela dalle tinte color viola.

Il talentuoso fantasista è ancora alle prese con un infortunio che lo sta tendendo lontano dalla migliore condizione fisica, ma in realtà ci sarebbe anche poca serenità in questo momento delicato,che non gli consente di essere mentalmente concentrato sulla causa della Fiorentina al 100%. 

La verità è che Chiesa ad oggi  non si è mai allenato al 100% con la squadra viola (come affermato dal direttore sportivo Pradè), dopo essere tornato dalla Nazionale con cui ha segnato il suo primo goal nella partita vinta contro l'Armenia

La Nazionale rappresenta un'isola felice per il talentuoso calciatore, quel posto dove trovare rifugio, mentre con la Fiorentina si procede ad una navigazione a vista, quel tanto che possa bastare per non smarrirsi.

Nelle sue intenzioni alla vigilia di questo campionato di serie A, il gioiello gigliato avrebbe dovuto recitare il ruolo del trascinatore di una squadra in fase di costruzione, il simbolo di una rinascita e del progetto targato Commisso.

Qualche mese dopo i fatti dicono che le cose non stanno andando proprio così ed anzi, si sta prendendo una piega decisamente diversa che potrebbe portare a diversi possibili scenari: Inter e Juventus sono alla finestra per gennaio.

Differenze tra Chiesa di oggi e Chiesa della scorsa stagione


Federico Chiesa nella versione 2019/2020 è molto diverso da quello che abbiamo ammirato tutti nello scorso campionato e le statistiche ce lo dimostrano: 12 goal tra coppa Italia e serie A con 5 assist tra coppa Italia e serie A.

Spesso sottotono e fuori dalla manovra, a volte non al top della forma fisica, il numero 25 viola ha disputato pochissime prestazioni di spessore in questa stagione, inoltre è parso piuttosto opaco con quello spirito battagliero che sta venendo meno; eloquenti in tal senso i numeri;: 12 partite, 2 goal ed un assist.

La sensazione che si percepisce nell'ambiente viola e non soltanto è quella che il ragazzo non aspetti altro che la fine della stagione per ribadire la sua voglia di cambiare maglia, lasciando di conseguenza la Fiorentina a cui ha dato tanto e dalla quale ha ricevuto tanto.

Il patron Commisso è ancora disposto ad offrirgli un aumento di ingaggio al livello di Ribery e la proposta dovrebbe arrivare entro Natale, tuttavia resta sempre in piedi l'ipotesi di una sua cessione a gennaio, poichè sarebbe controproducente tenere controvoglia un giocatore che va in scadenza nel 2022.