In testa alla classifica di Serie A al termine della diciassettesima giornata il divario tra Inter e Juventus è rimasto invariato, mentre alle loro spalle il Milan è stato fermato sul pareggio dalla Salernitana. Nerazzurri e bianconeri sono ora rispettivamente a +11 e +7 sui rossoneri, un distacco che non sembra facilmente colmabile nell'immediato. Ad oggi la lotta Scudetto sembra essere dunque circoscritta solo alle formazioni guidate da Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri. 

Tuttavia al netto del già evidente vantaggio di classifica c'è un altro fattore che, in questo momento, porta a propendere per un trionfo finale ad appannaggio dei nerazzurri. Dopo un avvio di stagione caratterizzato da una grande ferocia agonistica nella fase difensiva, al netto del tonfo clamoroso contro il Sassuolo. Invece con quella di ieri sono state ben cinque nelle ultime sei partite in cui i bianconeri hanno incassato un gol. L'azione che ha portato alla rete del momentaneo pareggio del Frosinone è piuttosto emblematica in questo senso: un passaggio filtrante che fino a qualche giornata fa sarebbe stato letto piuttosto facilmente ieri ha colto di sorpresa anche un difensore esperto come Danilo, permettendo a Baez di ricevere dentro l'area di rigore e beffare Szczesny con un rasoterra sul primo palo.

Diceva Agatha Christie: "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova". Quello di ieri potrebbe essere solo un indizio, la rete subita dal Genoa potrebbe essere una coincidenza, ma che assieme al gol subito da Valentin Carboni nei minuti di recupero della partita contro il Monza fanno decisamente una prova. In tutte e tre queste reti manca quella componente fondamentale che aveva portato la Juventus ad avvicinarsi all'Inter anche in termini di gol subiti: la ferocia agonistica. 

In occasione del momentaneo pareggio del Monza il centrocampista offensivo ha avuto a disposizione molto spazio e tempo per scegliere l'opzione migliore andando a creare un tiro-cross velenoso. La rete di Gudmundsson è invece derivata dalla possibilità lasciata ad Ekuban di controllare la sfera nel cuore dell'area di rigore bianconera, così da fornire un assist che il talentuoso islandese ha dovuto trasformare in rete con un tocco da pochi passi. Mentre sulla rete di Baez ieri la coordinazione tra Danilo e Kostic è stata tutt'altro che efficace, con Szczesny che non ha potuto fare il miracolo sulla conclusione ravvicinata del numero 7 ciociaro.

Per tornare ad infastidire realmente l'Inter la Juventus dovrà dunque tornare nel minor tempo possibile a quella granitica compattezza difensiva che si era ammirata nella prima parte di stagione, in attesa che le punte trovino quella continuità di rendimento che in questa prima parte di stagione è stata ben lontana dall'essere sufficiente.

Infine è giusto spendere due parole per il giovane Kenan Yildiz. Il turco è stato schierato per la prima volta da titolare in prima squadra e ha ripagato la fiducia del mister con una rete da leccarsi i baffi, riuscendo a spezzare una marcatura tripla degli avversari prima di concludere con una stoccata secca sul primo palo su cui Turati non ha potuto far nulla. Che fosse un predestinato era già noto a tutti gli addetti ai lavori, ma ieri ha confermato una volta per tutte quali siano le sue reali qualità: la Juventus ha fatto bene a trattenerlo e nelle prossime settimane sarebbe giusto dedicargli un minutaggio maggiore, cercando di trovare un compromesso con l'impiego dei due titolarissimi Chiesa e Vlahovic.

Chiudo l'appuntamento di quest'oggi facendo a tutti coloro che hanno speso due minuti per leggere questo pezzo i più sentiti auguri di un Sereno Natale, di qualsiasi fede calcistica voi siate per qualche giorno sotterriamo l'ascia delle discussioni social e dedichiamoci a vivere con serenità questi giorni di festa.