L'ultima giornata del girone di andata del campionato 2020/21 ha regalato nuove speranze alla Juventus nove volte campione d'Italia. Negli anticipi del sabato sia Inter che Milan hanno registrato una battuta d'arresto: i nerazzurri non sono andati oltre al pareggio a reti bianche con l'Udinese, mentre la formazione di Pioli è stata travolta dall'entusiasmo dell'Atalanta con un 3-0 che non ammette repliche.

Ora la Juventus è chiamata vincere contro il Bologna nell'anticipo delle 12:30 per accorciare il divario in classifica e far capire a tutte le altre contendenti di non voler abdicare così facilmente. Gli uomini di Pirlo vengono da prestazioni alterne con la sonora sconfitta subita dall'Inter e la vittoria in Supercoppa Italiana contro il Napoli. A San Siro i bianconeri non sono entrati in campo con la giusta mentalità ed il livello di attenzione necessario per affrontare una sfida così importante, Conte dall'alto della sua esperienza ha saputo approfittarne regalando al popolo nerazzurro un trionfo importantissimo anche a livello morale ed un punto esclamativo sulla voglia di lottare per lo Scudetto fino alla fine della stagione. Nella partita di Reggio Emilia i bianconeri non hanno giocato un calcio splendido, ma hanno dimostrato di aver capito la lezione subita pochi giorni prima ponendo grande attenzione nella fase di non possesso, anche se Szczesny è stato costretto per ben due volte ad interventi di una certa importanza, ma contro una squadra come il Napoli sono situazioni che possono capitare. 

La sfida che andrà in scena tra poco è dunque importante per Pirlo per capire il livello di maturità della sua squadra. Al netto dei fondamentali recuperi di Cuadrado e de Ligt, quello che conterà di più sarà l'atteggiamento con cui i giocatori scenderanno in campo, soprattutto perché davanti si troveranno un avversario sulla carta più semplice da affrontare.

La formazione di Mihajlovic si è spesso dimostrata specchio del proprio allenatore, con una voglia di lottare che non conosce confini, anche se in trasferta il loro rendimento è tutt'altro che entusiasmante. In nove impegni giocati lontano dal Dall'Ara, i felsinei hanno realizzato solamente 7 reti, secondo peggior attacco dopo il Genoa, e portando a casa 6 punti, in termini di classifica fino a questo momento solo Fiorentina e Crotone sono riusciti a fare peggio.

Queste statistiche non dovranno essere prese dai bianconeri con un sospiro di sollievo ed il pensiero che la partita di oggi possa essere una scampagnata. Anzi la formazione di Pirlo dovrà evitare di prendere l'impegno sotto gamba, dimostrando di aver capito e fatto tesoro della lezione subita a Milano solamente pochi giorni fa. L'aspetto difensivo in Serie A ha un'incidenza decisamente maggiore rispetto a quello offensivo e oggi per Bonucci e compagni sarà l'occasione di dimostrare di meritare ancora una volta il platonico titolo di miglior difesa del nostro campionato.  

Oltre alla difesa però anche il centrocampo bianconero dovrà trovare finalmente quella continuità di prestazione che si cerca da inizio anno. Sulla linea mediana Pirlo continua a ruotare gli uomini con rendimenti altalenanti, ma nella sfida di Supercoppa il tandem Bentancur-Arthur ha dato una certa sicurezza in entrambe le fasi di gioco, con McKennie sempre più a suo agio nel ruolo di centrocampista box to box. Arrivati a questo punto della stagione per Pirlo è giunta l'ora delle scelte, il rendimento di Rabiot e Ramsey finora è stato troppo discontinuo e la squadra ha bisogno di trovare solide certezze anche in mezzo al campo.

Per la partita contro il Bologna la parola chiave della Juventus deve essere dunque "continuità". A partire dagli uomini, passando per il risultato ed arrivando alla prestazione.