Perché scaricare addosso i tuoi ululati verso i calciatori solo perché hanno un colore della pelle diverso dal tuo, oltre che essere abietto e spregevole, come atteggiamento, è quasi sicuramente derivante da una morbosa invidia sociale. Se non ci credi, mi costringi a ricordarti che, se lo fai, cerchi solo miseramente di deridere persone fisicamente assai più prestanti e in salute di te, con molto più denaro, donne e vita sociale di te, oltre che sicuramente più intelligenti, visto che non verrebbero mai a fischiarti mentre fai il tuo futile lavoro o percepisci un reddito di cittadinanza.

Perché adesso il calcio si ferma, a differenza di prima. Già: ha deciso, giustamente, di stigmatizzare la pochezza tua e dei tuoi luridi compagni di merende fatte di ululati utili solo a saziare il tuo minuscolo ego. E ti guarda, per adesso solo con diffidenza. Ma, credimi, è solo questione di tempo. Forse perché l'habitat culturale di questo Paese, negli ultimi tempi, anche per via di quello che la politica dice e fa, è cambiato. O forse perché, semplicemente, siete sempre stati troppo scemi. Ma, statene certi, a breve atteggiamenti come il tuo inizieranno a costarti cari.

Perché ormai le pene, ancor più severe, stanno per entrare in vigore. E così come in Italia sembrava imponderabile poter estirpare il fumo dai locali pubblici, o il malcostume dell'andare alla guida senza casco o senza cinture di sicurezza, da qui alla prossima stagione se esprimerai in maniera così becera la tua ignoranza verrai preso da un energumeno - spero, per te, di colore - e buttato fuori a calci, per sempre, dallo stadio.

Perché potresti portare la tua squadra a essere penalizzata, anche se se ne parla troppo poco. E non parlo di pene pecuniarie.  Se non ci credi, forse dovresti leggere il Codice di Giustizia Sportiva.

Perché tanto tu e quelli come te avete già perso. Guardati intorno: il mondo, quello vero, al di fuori del tuo orticello, se ne frega del colore della pelle. E il fatto che tu non te ne sia accorto serve solo a confermare che alla tua imbecillità si associa anche una massiccia dose di limitatezza.

Perché Duvan, Denswil, Balotelli, Joao Pedro, Dalbert, Zapata, Lukaku, Matuidi, Bastos, Babacar, Kessie, Koulibaly, Gervinho, Diawara, Colley, Obiang, Igor, Meité, Fofana, Adjapong. Siamo nel 2019, fischiare un calciatore di colore di una qualsiasi squadra avversaria alla tua significa anche indirettamente fischiare i tuoi. 

Perché la scusa del "Lo faccio perché è mio avversario, non perché è nero", è buona giusto per quelli che la pensano come te.

Perché, come diceva qualcuno, fino a quando il colore della pelle non sarà considerato come il colore degli occhi noi continueremo a lottare. E a prendercela con quelli come te. 

Insomma, la tua è una sfida persa in partenza, mio caro, piccolo, razzista. E, quasi sicuramente, anche imbecille.