La sospensione dell'incredulità, o sospensione del dubbio (suspension of disbelief in inglese), è un particolare carattere semiotico che consiste nella volontà, da parte del lettore o dello spettatore, di accettare che nelle opere di fantasia sia possibile ciò che non si riuscirebbe normalmente a fare; possibili esempi sono i maghi e la loro capacità di effettuare incantesimi, i superpoteri di personaggi come Superman, o l'esistenza di veicoli in grado di muoversi a velocità maggiori di quella della luce. (Wikipedia)

Per i tifosi della Juventus la giornata di venerdì è stata un crescendo di continue emozioni, dall'incredulità per la riapertura del processo sulle plusvalenze fino alla sentenza arrivata in serata. Inutile ripercorrere tutta la vicenda, ormai nota a tutti, e su cui giornalisti esperti hanno sviscerato ogni singolo aspetto ed ogni minima sfaccettatura. Quello che lascia davvero basiti sono alcuni passaggi della giornata di venerdì.

Durante l'udienza per la riapertura del processo uno dei protagonisti principali ha asserito che "La pena per la Juve deve essere afflittiva, deve finire dietro alla Roma". Il senso era, ovviamente, quello di non permettere alla Juventus di arrivare ad un piazzamento utile alla qualificazione alle prossime competizioni europee, ma il modo di esprimerlo è stato quanto meno pittoresco. Immaginate una situazione in cui i bianconeri dovessero riuscire a rimontare i punti che ora li separano dalla quarta posizione in meno delle venti partite che devono disputare sia i bianconeri che i giallorossi. Cosa succederebbe? Si aggiornerebbe la sanzione ad ogni giornata a seconda del risultato ottenuto dalle due squadre? Altro cruccio che sorge quasi spontaneo è quello relativo al fatto che la Juventus potrebbe accedere alle prossime competizioni europee anche vincendo l'Europa League o la Coppa Italia, a questo punto sarebbe interessante capire se chi ha pronunciato quella frase fosse a conoscenza di questa evenienza.

Sul finale dell'udienza l'accusa ha poi correttamente formalizzato le sue richieste, ricalcando di fatto quelle già fatte nel primo grado di giudizio. Per il club bianconero sono stati chiesti dunque nove punti di penalità, mentre per gli altri club si trattava solo di ammende a seconda del coinvolgimento in questa pratica giudicata (col senno di poi) scorretta. Peccato che tra questi club coinvolti c'era anche il Novara, società che nel tempo trascorso tra il primo ed il secondo grado di giudizio è stata dichiarata ufficialmente fallita, per la precisione lo scorso undici di gennaio. Visto il mutamento di situazione la multa sarebbe dunque rimasta in sospeso, una sanzione solo sulla carta: anche in questo caso sembra esserci qualcosa di non corretto. 

La ciliegina sulla torta, o meglio l'aspetto più grave, si è manifestato però solamente in serata. Non solo la corte ha stabilito che fosse corretto riaprire il processo sulle plusvalenze che si era chiuso in primo grado con l'assoluzione completa di tutte le squadre coinvolte, ma ha cambiato il proprio giudizio in merito. A quel punto ci si sarebbe aspettato che la corte accettasse in toto le richieste dell'accusa o, come di prassi, ne riducesse qualcuna, invece in quel frangente la sospensione dell'incredulità ha toccato il suo picco massimo. La corte ha infatti confermato tutte le sentenze emesse in primo grado, tutte tranne una: quella relativa alla Juventus. Per i bianconeri non solo si sono accolte le richieste dell'accusa, ma i punti di penalizzazione sono stati portati addirittura a quindici. La Juventus è stata ritenuta dunque l'unica società colpevole in questo filone delle plusvalenze. Così, ad una prima e superficiale occhiata, sembra quasi che la Vecchia Signora facesse delle plusvalenze in autonomia, un'associazione a delinquere con un solo associato, ma anche questa purtroppo per la fantasiosa giustizia sportiva italiana non è certamente una novità.

Il prossimo step di questa faccenda prevede che la corte FIGC depositi entro dieci giorni le motivazioni della sentenza di venerdì. Tuttavia i soliti media pare abbiano già ricevuto qualche informazione in merito. La Juventus sarebbe stata colpita in quanto avrebbe messo in piedi un vero e proprio sistema atto a sfruttare queste plusvalenze fittizie, come "dimostrato" dal famoso libro nero di Paratici. Lascia un po' perplesso il fatto che si sia deciso quasi di stralciare la testimonianza puntuale di Cherubini sull'effettivo valore di questo documento, ma magari nelle motivazioni verrà spiegato anche questo. Anche in questo caso lascia un po' perplesso che la Juventus sia stata l'unica beneficiaria di questo sistema, ma negli altri filoni ci immaginiamo che la giustizia sportiva italiana voglia trattare in modo paritetico questo genere di situazioni.

La proprietà bianconera nel frattempo è già corsa ai ripari sostituendo tutto l’impianto dirigente, per evitare in possibili reiterazioni e certamente qualcuno si starà facendo un profondo esame di coscienza per aver trascinato una delle più gloriose società sportive europee, se non mondiali, in questo baratro. Tuttavia non è giusto sorvolare sugli aspetti della giustizia sportiva che lasciano con l’amaro in bocca: un procuratore federale a cui importa solo che una squadra arrivi dietro ad un’altra; un’ammenda ad un club fallito; una corte che si smentisce ma solo parzialmente; un’associazione con un solo associato. Tante, forse troppe le cose che lasciano sbigottiti e che dovrebbero far preoccupare tutti i tifosi italiani, non solo quelli della Juventus.

Ora i bianconeri hanno già annunciato che faranno ricorso al terzo grado di giudizio e visto l'andamento delle cose ci si aspetta che siano presenti all'appello anche Superman, Harry Potter e l'ex attaccante bianconero Mark Lenders, così per generare la sospensione dell'incredulità, questa volta, ci sarebbero anche elementi di fantasia.