E alla fine gli americani ci faranno un film. Loro che il cinema non l'hanno inventato ma di certo l'hanno potenziato, commercializzato, fatto diventare fenomeno di massa con cui plasmare le menti di generazioni e generazioni imponendo i propri modelli culturali. 

 

La storia di Lance Armstrong era troppo ghiotta per non trascriverla su cellulosa. Gli elementi ci sono tutti: l'eroe sportivo che sconfigge un cancro e torna a gareggiare e a vincere. Anzi a stravincere. Più e meglio di chiunque altro nella storia. 

 

Salvo poi anni dopo confessare candidamente che sì, faceva uso di sostanze dopanti e che senza non avrebbe potuto vincere. Insomma che i suoi trionfi in realtà erano finti. Finti come la sceneggiatura di un film. 

 

Il regista dell'impresa sarà J.J. Abrams e la pellicola arriverà nelle sale francesi già a giugno di quest'anno. Nessuna indiscrezione ancora sul cast. Sul ruolo del protagonista però potrebbero scritturare lo stesso Armstrong. D'altra parte lui a fingere è un vero fenomeno. E stavolta, almeno, gli spettatori non sarebbero ignari.

 

 

Fabio Galluzzo