Di Fabio Groberio

 

 

 

 

JUVENTUS

Indisponibili: Romulo, De Ceglie, Pirlo, Caceres, Sturaro, Pogba.

In dubbio: Marchisio.

Centrocampisti disponibili: Pereyra, Padoin, Vidal.

 

 

Cosa vuol dire questo? Semplicissimo, con la formazione di Allegri mai così vicina alla conquista del quarto titolo consecutivo che, scaramanzia dei tifosi bianconeri a parte, sembra ormai poco più di una formalità, vuol dire una grandissima occasione per far esordire il giovane centrocampista Mattia Vitale.

 

 

E chi sarebbe questo Vitale? Mattia è nato a Bologna il primo ottobre 1997 e sotto l'ombra delle Due Torri è iniziata la sua avventura nel mondo del calcio. Nel 2012 arriva la grande chiamata della Juventus che lo strappa a un'agguerrita concorrenza e lo fa giocare negli Allievi Nazionale dove da subito dimostra di essere uno dei migliori talenti del panorama europeo.

Una, due spanne sopra ad avversari e compagni tanto da guadagnarsi ben presto la chiamata di Allegri per la tournée estiva in Indonesia ancora prima di aver esordito con la Primavera. Chance sfruttata benissimo nella mezz'ora che il tecnico gli concede contro la selezione indonesiana.

Oggi Vitale è l'elemento cardine della formazione di Fabio Grosso, il miglior talento del presente e il miglior prospetto per il futuro in una rosa dove a parte lui e probabilmente Clemenza e Romagna ci sarà ben poco da cui attingere. Anche i più "conosciuti" Tello e Sakor una volta esaurito il gap atletico e fisico a loro vantaggio diventeranno calciatori poco più che normali.

La Juventus Primavera, tra l'altro, è una squadra quest'anno con poche aspettative ed ambizioni, fuori nei gironi di Youth League, si trova ora quarta in campionato a 5 punti dai cugini granata e 10 dalla Fiorentina capolista che proprio nell'ultimo turno ha espugnato Torino in rimonta e in dieci contro undici, Grosso stesso è un tecnico alle prime armi che, un pò come Inzaghi, ha bisogno di crescere ed imparare. Non la situazione migliore quindi per crescere e coltivare un così cristallino talento.

Anche le caretteristiche, soprattutto quelle mentali, di Vitale sembrano più adatte alla forza e all'agonismo della Serie A piuttosto che alla pochezza tecnica e i ritmi blandi del campionato Primavera. Mattia è infatti una mezzala sinistra, ma può giocare anche dal lato opposto essendo perfettamente ambidestro, dalle spiccate caratteristiche offensive. Dotato di una buona visione di gioco visti i suoi trascorsi da centrocampista centrale, fa della progressione palla al piede e del gran senso negli inserimenti la sua arma migliore. E' molto valido anche in fase difensiva. Un centrocampista completo insomma, dai più paragonato al primo Marchisio.

 

 

Proprio come il Principino di qualche anno fa anche Vitale deve limare qualche aspetto caratteriale. Sa di essere più forte di compagni e avversari e questo lo porta ad eccedere in qualche giocata quando tenta l'azione personale piuttosto che il servizio comodo ad un compagno. Deve limitare anche qualche eccesso in campo che lo porta spesso a inutili cartellini sia gialli che rossi (due espulsioni in quattro partite di Youth League) spesso per sterili proteste. 

 

 

Come fu per Marchisio la medicina migliore potrebbe essere l'esordio con i grandi. Giocare con compagni e avversari di livello pari e superiore fu un tocca sana incredibile per l'attuale numero 8 di Allegri e della Nazionale che addirittura migliorò il suo rendimento. Per Vitale potrebbe essere la stessa cosa.

 

 

E se il definitivo salto di qualità è una cosa solo probabile, l'unica certezza è che quale occasione migliore potrebbe presentarsi alla Juventus per fare esordire un suo grandissimo talento, grezzo ma purissimo, se non in una partita che si può anche non vincere e dove ci sono parecchi titolari infortunati o che hanno bisogno di riposo?

Perchè non prendere i così detti due piccioni con una fava? In Europa non ci sarebbero dubbi a riguardo, non si farebbero problemi a far esordire un classe '97 se meritevole. La Juventus si confermerà la squadra più europea della nostra Serie A anche in questo caso?

 

 

Non ci resta che aspettare domani per scoprirlo!