Nel terzo anticipo dell'ottava giornata Buffon e soci portano a casa la quinta vittoria consecutiva, facendo quattro su quattro tra le mura dell'Allianz Stadium. Tuttavia la prestazione non è apparsa all'altezza di quella fatta con l'Inter, anzi la sosta sembra aver fatto male agli uomini di Sarri.

Vista l'assenza forzata di Ramsey il tecnico bianconero opta per Bernardeschi alle spalle del tandem "pesante" Ronaldo-Higuain, le altre novità sono rappresentate dall'inserimento di Buffon tra i pali e Rabiot in mediana al posto del connazionale Matuidi, in difesa confermato Cuadrado sull'out di destra, solo panchina per il rientrante Danilo. La partita si apre con i padroni di casa leggermente più pimpanti che provano ad impensierire Skorupski prima con Higuain e poi con Khedira. Poco prima del ventesimo arriva la rete che sblocca le sorti del match: uno sfortunato intervento di Krejci permette a Ronaldo di ricevere il pallone pochi metri al di fuori dei sedici metri ospiti, il portoghese non si lascia pregare, entra in area e lascia partire un tiro al fulmicotone che beffa il portiere polacco sul proprio palo. Nonostante il colpo subito, il Bologna non si arrende ed anzi, emulo dello spirito del proprio tecnico, si rimbocca le maniche e carica a testa bassa. Poco prima della mezz'ora i felsinei raggiungono dunque il pareggio: cross di Svanberg prolungato da Mbaye e palla che finisce a Danilo Larangeira, il brasiliano controlla e calcia violentemente verso il palo più lontano, la traiettoria è imparabile per Buffon e la parità è ristabilita. Nel finale della prima frazione è ancora il Bologna a provarci ma de Ligt evita che Orsolini possa insidiare la porta bianconera.

L'intervallo si è rivelato più utile alla Juventus che esce dagli spogliatoi più convinta di poter far risultato, riuscendo a tornare in vantaggio però solamente grazie ad un clamoroso errore del Bologna. Dopo uno scontro tra Mbaye ed Orsolini nella propria area di rigore Soriano si inventa un retropassaggio che finisce per favorire Pjanic, il numero 5 bianconero calcia rapidamente e per Skorupski non c'è nulla da fare. Dopo la rete del vantaggio Ronaldo e compagni diventano padroni del campo, senza tuttavia riuscire a mettere a segno il colpo del K.O. per merito soprattutto del portiere avversario che nega più volte la soddisfazione a Higuain. Il finale di partita è invece di stampo totalmente bolognese: prima uno scomposto intervento di de Ligt fa gridare al rigore, non concesso da Irrati dopo un check audio con il VAR, e nel finale una clamorosa doppia occasione per Santander, entrato da pochi minuti, che viene vanificata prima dalla traversa e poi da un intervento di Buffon che alza la sfera sopra la traversa.

Quella che si è vista ieri sera è stata dunque una Juventus a due facce, capace nell'arco dello stesso match di dominare a lungo gli avversari, ma che altrettanto facilmente ha staccato la spina mentale, correndo clamorosamente il rischio di vedersi rimontata nei minuti finali della partita. Le prestazioni più negative tra i bianconeri sono state certamente offerte da Cuadrado e de Ligt. Nelle sue uscite da esterno difensivo il colombiano aveva stupito tutti per l'attenzione posta in fase di non possesso con diagonali precise ed interventi da terzino ormai navigato, senza però dimenticare come si fa ad attaccare e soprattutto a piazzare traversoni pericolosi verso il cuore dell'area avversaria. Quello visto ieri sera è stato invece un Cuadrado involuto, che in fase di non possesso si è trovato spesso preso in mezzo dai due esterni bolognesi e posizionato male anche in occasione della rete del momentaneo pareggio, azione in cui non è riuscito ad intervenire né su Mbaye nè tanto meno su Danilo. Per quanto riguarda il centrale olandese è sembrato aver perso un po' della sicurezza che aveva acquistato negli ultimi match. Palacio, con la sua grande esperienza, l'ha portato spesso fuori zona costringendolo ora a salire a centrocampo ora ad allargarsi sulla corsia di sinistra e mettendolo leggermente in difficoltà anche dal punto di vista fisico. L'intervento nel finale di partita è stato poi da brividi, un errore che poteva costare molto caro alla truppa bianconera.

Le note positive invece sono rappresentate da Alex Sandro e Miralem Pjanic. Il brasiliano ha scacciato la tristezza dell'ultima stagione e sembra essere tornato quello positivo dei primi anni in bianconero, con l'aggiunta di una maggiore determinazione e precisione in fase difensiva. L'esterno verdeoro ora lotta e sgomita nei contrasti per poi catapultarsi rapidamente nella metà campo avversaria, consentendo alla squadra bianconera di avere uno sfogo certo sulla sua corsia di competenza. Su Pjanic ormai si è già detto tantissimo, la cura Sarri lo sta facendo brillare, mai alla Juventus aveva avuto un inizio di stagione simile: le azioni bianconere iniziano tutte dai suoi piedi che, intelligentemente, fanno spostare lo scacchiere tattico avversario a proprio piacimento ora allargando il gioco, ora lanciando in profondità. Oltre alla rete di furbizia, il bosniaco ieri sera ha deliziato con alcuni lanci in profondità da strappare applausi, come quello a memoria per innescare Higuain. Dopo un anno da montagne russe ora Pjanic è una solidissima realtà di questa Juventus. Poi ci sarebbe anche il capitolo Ronaldo, ma per lui i numeri parlano ormai decisamente più di qualsiasi parola.

Chiudiamo infine con l'esprimere la gioia di vedere un guerriero come Mihajlovic sulla panchina del Bologna. Nel calcio sempre più malato e razzista dell'ultimo periodo c'è bisogno di uomini come lui, in grado di riportare tutto alla dimensione umana dove due palleggi a bordo campo sono fonte di gioia e sorriso, non di fischi ed insulti.