Il momento che in tanti, juventini e non, avevano atteso è giunto venerdì 17 maggio 2019. Con una comunicazione apparsa sul proprio sito internet la Juventus comunicava al mondo che Massimiliano Allegri non sarà l'allenatore per la stagione 2019-20. Ogni altro approfondimento era rinviato alla conferenza stampa congiunta di Andrea Agnelli e dello stesso Allegri andata in scena ieri pomeriggio poco dopo le ore 14.

In tanti hanno già ripercorso i cinque anni passati dal tecnico livornese sulla panchina dei bianconeri. Sbarcato a Torino, tra le contestazioni, come un fulmine a ciel sereno dopo l'improvviso abbandono di Conte si è calato subito nella nuova realtà. Dopo i primi, fisiologici, dubbi Allegri ha dimostrato subito umiltà ed intelligenza proseguendo inizialmente nel solco lasciato dal suo predecessore, per poi plasmare, con la sua proverbiale calma, la sua Juventus. Come riferito ieri dal Presidente Andrea Agnelli il quinquennio dell'ormai ex tecnico si è concluso con delle cifre impressionanti, oltre ai ben 11 trofei conquistati.

Nella storia calcistica non si era mai vista una conferenza stampa così carica di emozione per annunciare quello che di fatto è un esonero. Agnelli ed Allegri hanno raccontato uno straordinario rapporto di stima e di amicizia, facilitato anche dall'essere vicini di casa. Ad una più attenta lettura questi passaggi hanno letteralmente chiuso la porta in faccia ad un possibile ritorno di Antonio Conte sulla panchina della Juventus, almeno nell'immediato futuro. E' infatti risaputo che Agnelli è rimasto molto deluso dalla decisione dell'ex numero otto bianconero di abbandonare la società pochi in un momento molto delicato come i primi giorni di ritiro.

Questa sera il popolo bianconero sarà chiamato a mettere da parte le polemiche degli ultimi mesi e stringersi in un caldo abbraccio attorno ad Allegri, celebrandolo come merita e tributandogli quella standing ovation che si è soliti riservare ai grandissimi campioni. Tutto questo senza dimenticare l'addio anche di un altro dei grandissimi protagonisti del passato recente, quell'Andrea Barzagli, definito da Allegri come "Professore della difesa" che da domenica prossima appenderà gli scarpini al chiodo, prima di passare probabilmente all'Inter proprio per ricongiungersi con Conte.

Le strade di Allegri e la Juventus si separeranno definitivamente tra poco più di una settimana, ma se il tecnico avrà ancora qualche giorno o, perché no, mese prima di iniziare a programmare il futuro, la società deve già essere pronta per programmare al meglio la prossima stagione, partendo proprio dal nuovo allenatore. Non ingannino gli ultimi, deficitari, mesi, il prossimo tecnico sarà chiamato ad un'impresa ancora più straordinaria: unire i risultati in campo italiano ad un gioco totalmente differente e, soprattutto, a fare quell'ultimo step in campo europeo, vero obiettivo dei bianconeri anche per i prossimi anni.

Noi, semplici appassionati, lasciamo il futuro a domani. Quest'oggi concentriamoci sugli addii di Allegri e Barzagli, ringraziandoli per questi anni semplicemente straordinari.