Manca poco più di un mese all'inizio del campionato 2021/22, tutte le squadre hanno iniziato a muoversi concretamente sul mercato con il Milan che sta giocando un ruolo da grande protagonista dopo i dolorosi addii di Calhanoglu e Donnarumma. La Juventus, almeno per ora, sembra volersi concentrare unicamente sulla trattativa per Locatelli, in attesa che Massimiliano Allegri dia le prime indicazioni utili dal ritiro. Come anticipato da Federico Cherubini nella sua conferenza stampa di presentazione non è detto che la società piemontese decida di non fare mercato in questa stagione, colmando le lacune della rosa grazie ai rientri alla base dei tanti giocatori dati precedentemente in prestito.

Perin, Rugani, De Sciglio, Pellegrini, Pjaca, questi sono alcuni dei volti che si sono già presentati al raduno juventino, alcuni con la speranza di poter convincere Allegri a tenerli all'ombra della Mole, altri che sperano di lasciare la Vecchia Signora del calcio italiano per trovare una squadra dove ritagliarsi uno spazio maggiore. Solo dopo aver fatto queste valutazioni ed aver tenuto conto delle cosiddette "opportunità di mercato" la nuova dirigenza bianconera proverà ad affondare alcuni colpi, cercando di trovare l'equilibrio giusto tra impegni economici e valore tecnico del giocatore. Tra queste opportunità di mercato un nome che nelle ultime ore ha ripreso vigore è quello di Houssem Aouar: come molte squadre il Lione non naviga in acque economicamente limpide ed il centrocampista è uno dei pochi ad avere mercato. Secondo quanto riportato dai soliti rumors la società francese avrebbe abbassato la base d'asta nella speranza di attirare nuovi acquirenti, strategia che sembra attualmente pagare visto l'interesse di Arsenal, Tottenham ed il ritorno di fiamma della stessa Juventus. 

Mettendo da parte il mercato tutta l'attenzione dei tifosi bianconeri è ora concentrata nel capire quale sarà il nuovo corso tattico di Massimiliano Allegri. In diversi ipotizzano un passaggio in pianta stabile al 4-2-3-1, modulo piuttosto flessibile che può trasformarsi a seconda delle necessità in 4-3-3 o 4-4-2. L'arrivo alla spicciolata dei primi giocatori impedisce al tecnico livornese di dare già forma alle proprie idee, ma non resta che aspettare le prime amichevoli estive per capire se le indiscrezioni si potranno rivelare corrette.

Il 4-2-3-1 vorrebbe dire un cambiamento importante soprattutto per colui che, attualmente, dovrebbe fungere da riferimento offensivo. Mi sto riferendo ovviamente a quel Cristiano Ronaldo che fino a questo punto della sua carriera ha sempre dimostrato di non amare la posizione di attaccante centrale, preferendo andare a calcare le zolle sulla sinistra offensiva per poi accentrarsi verso il cuore dell'area di rigore avversaria. Se Allegri dovesse riuscire a convincere definitivamente il portoghese della sua letalità come attaccante centrale la Juventus avrebbe tutte le carte in tavola per mettere in campo un undici in grado di regalare picchi altissimi di qualità tecnica con i giovani Kulusevski e Chiesa sugli esterni, Dybala finalmente riportato al centro del terreno di gioco e, appunto, Ronaldo come riferimento centrale. 

Alle spalle di questo quartetto è dunque necessario avere un centrocampo che non solo garantisca una buona capacità di costruzione del gioco, ma che sappia anche aiutare la difesa durante le fasi di non possesso palla. Da qui si capisce tutta l'attenzione rivolta verso Locatelli, neo-campione d'Europa, ha già dimostrato nel Sassuolo di saper ricoprire perfettamente questa posizione, utilizzando con saggezza clava e fioretto in una squadra, quella di De Zerbi, apprezzata da tutti per le grandi capacità di sviluppo del gioco. Anche nel caso in cui le trattative con la dirigenza neroverde dovessero, per qualche motivo, saltare, l'identikit del prossimo centrocampista-tipo della Juventus è dunque tracciato.