Si può dire tutto, ma non certo che il grave infortunio occorso a Diego Milito sia passato inosservato. Sono stati tanti i messaggi di solidarietà all'indirizzo del Principe nerazzurro, persino comunicati ufficiali, a dimostrazione della stima di cui gode l'argentino anche presso gli avversari di tante battaglie. Da Totti ad Antonio Conte, a Claudio Ranieri, alla società A.C. Milan, in tanti hanno voluto mandare un messaggio a Milito; ma non poteva mancare la solita nota stonata.

 

Il coro cantato dai tifosi rossoneri in occasione della sfida casalinga contro il Parma era, in un certo senso, atteso; occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare, quella di scagliarsi contro "il terrore di Ignazio Abate", un attaccante capace di lasciare il segno in tanti derby della Madonnina. L'infortunio dell'argentino deve aver fatto tirare un autentico sospiro di sollievo in vista del match di domenica prossima, a giudicare dal coro intonato a S. Siro ieri sera. 

 

"Diego Milito salta con noi": senza insistere troppo sul cattivo gusto di persone che a meno di ventiquattro ore da un infortunio che potrebbe anche porre fine alla carriera del nerazzurro non trovano di meglio da fare che ironizzare sulla sua sfortuna, è bene sottolineare come il mondo del pallone sia purtroppo ricco di episodi simili, se non più gravi: pensiamo ai cori contro Facchetti o Pessotto, ai morti dell'Heysel o di Superga, insomma a tragedie che non possono essere nemmeno lontanamente paragonate a un semplice, per quanto particolarmente grave, infortunio di gioco.

 

C'è un però, e riguarda da vicino i tifosi del Milan. Si tratta degli stessi che si scandalizzarono, a suo tempo, per lo striscione ironico dedicato a Cassano e Gattuso: "Non si scherza con la salute delle persone" era il refrain preferito dell'epoca, quando quel "cuore non duole" fece tanto scalpore. Un messaggio senza dubbio da censurare e al tempo si levarono tante voci scandalizzate, le stesse che ora tacciono imbarazzate. Il silenzio regna sovrano sui media nazionali, e dobbiamo ammettere di non essere sorpresi.

 

E così a breve si entrerà nella settimana del derby con un clima che lascia ben poco spazio alla distensione. Dall'affaire-Balotelli a Milito, dai messaggi di qualche mese fa che parlano di una tregua ormai finita tra le due tifoserie, passando per una situazione di classifica che vede le due milanesi lottare per lo stesso obiettivo, il terzo posto e la qualificazione in Champions: è bene che entrambe le società provvedano a dissociarsi al più presto da certi comportamenti, e tra questi comprendiamo tanto i cori contro Mario quanto quelli contro Milito. Altrimenti sarebbe troppo facile adottare il fair play di facciata, per poi lasciare spazio al cattivo gusto di pochi, ma significativi, pseudo-tifosi.

 

Cesare Bogazzi