di Silvestro Giaquinto
Keita, De Rossi e Nainggolan. Il centrocampo che ha disputato le trasferte di Champions League contro il Bayern Monaco e il Cska Mosca e in campionato le gare interne contro Cagliari e Milan, al Barbera contro il Palermo sarà completamente indisponibile. Keita in Coppa D’Africa a guidare il Mali, De Rossi e Nainggolan squalificati dopo il giallo rimediato nel derby. Ecco che Garcia dovrà inventarsi qualcosa e le soluzioni non mancano a conferma di una rosa costruita per far fronte ad ogni emergenza.
Partiamo con la probabile formazione più pronosticata: l’arretramento di Florenzi nel terzetto di centrocampo completato da Strootman e Pjanic, nel suo vecchio ruolo di mezz’ala, e solito 4-3-3. Ci ha già giocato in questa stagione: non solo nella Nazionale di Conte (nelle gare con Norvegia, Azerbaigian e Malta), ma anche in giallorosso: Sampdoria-Roma 0-0, la gara seguente al 7-1 rimediato con il Bayern Monaco, con Nainggolan e De Rossi. Davanti Ljajic e Iturbe con uno tra Totti, reduce dalla doppietta nel derby e convocato dopo l’influenza che lo ha colpito in settimana ma con un solo giorno di allenamenti veri nelle gambe, e Destro, accostato a mezza Serie A e che il tecnico francese potrebbe rilanciare dimostrando fin da subito con i fatti, dopo le tante parole spese, di contare su di lui per il prosieguo della stagione. In difesa, davanti a De Sanctis, Torosidis è out per un risentimento muscolare alla coscia destra, mentre Manolas, entrato nella lista dei convocati, nella rifinitura a Trigoria ha svolto solo differenziato in campo. A destra Maicon, al centro dovrebbe esserci Yanga-Mbiwa (che sarebbe alla 18esima presenza stagionale, la Roma prova a tenerlo lontano dalle 20 presenze per ottenere dal Newcastle uno sconto per il riscatto che, a quel traguardo, diventerebbe obbligatorio) al fianco di Astori, a sinistra Holebas. Ma in panchina troppo poco per dare all’occorrenza una sterzata alla gara: Totti (dando per leggermente favorito Destro per partire dal 1’), Borriello (praticamente inutilizzabile visto il bonus prima presenza che elargirebbe in caso di apparizione in campo); i poco impiegati Cole, Emanuelson, Paredes, Ucan, Somma; i giovani della Primavera, Verde, Calabresi e Pellegrini oltre ai portieri Skorupski e Lobont e Manolas.
Una formazione forse troppo offensiva che non può contare sul filtro in mezzo al campo di Nainggolan e sulla protezione davanti alla difesa di De Rossi, sbilanciata per una trasferta complicata come quella del Barbera contro una squadra in grande salute (nelle ultime 10 ha collezionato 19 punti, meglio solo Juve e Roma a 21) e che ha perso in casa solo una volta. Allora Garcia potrebbe optare per un più equilibrato 4-2-3-1/4-4-2: rispolverando Ashley Cole (non vede il campo dall’incontro con Raimondi del 22 novembre), che per lo meno fa da amuleto (8 gare in campionato, 8 vittorie, 17 gol fatti ed 1 solo gol subito, quello di Moralez), e avanzando il pendolino Holebas, che ha ricoperto posizioni più alte lungo la fascia già sporadicamente ai tempi dell’Olympiakos, nella Nazionale greca ma anche in giallorosso (subentrò a Florenzi nel tridente nei minuti finali all’Etihad Stadium contro il Manchester City). Dall’altra parte Florenzi, in mezzo Pjanic e Strootman, con Ljajic vicino Destro. Tutto ciò permetterebbe anche a Garcia di giocarsi l’ottima carta Iturbe, dalla panchina, qualora la gara lo richiedesse. Poche chance per Paredes ed Emanuelson: il primo potrebbe avere finalmente la sua occasione in Coppa Italia martedì contro l’Empoli con Pjanic che dovrebbe riposare e Nainggolan (che ha giocato meno nell’ultimo periodo) e De Rossi che dovrebbero tornare dal 1’; mentre Garcia ci penserà due volte prima di rigettare nella mischia l’olandese in odore di cessione (che in questa seconda ipotesi sarebbe in ballottaggio con Cole) dopo lo sciagurato intervento ad Udine che poteva costare nel finale un calcio di rigore.