di Luca Tonazzini
Qualche mese fa vi avevo raccontato la difficile situazione che stava vivendo la Carrarese Calcio della strana coppia Buffon-Tartaglia.
Nel frattempo un altro concittadino del portiere bianconero è salito agli onori della cronaca vincendo il Festival di Sanremo nella categoria giovani, stiamo ovviamente parlando di Francesco Gabbani, trionfatore con la sua Amen. Buffon, Bernardeschi, Gabbani, esempi di chi pur venenedo da una realtà complicata come quella del comune marmifero può aspirare a raggiungere il massimo nel proprio campo.
A fare da contrappasso alla felice situazione di questi tre gonfalonieri della città è arrivata la notizia che nessun sostenitore gialloazzurro voleva sentire. La Carrarese è stata infatti dichiarata ufficialmente fallita lo scorso 10 marzo.
A seguito della nota emessa dal tribunale di Massa sono scattate le ovvie polemiche, alimentate anche da un post pubblicato su Facebook dall'imprenditore romano, una foto in cui vengono ritratti i guanti del portiere della Juventus e della Nazionale commentata con un irriverente "Il più forte". La risposta di Buffon non si è fatta attendere troppo, all'indomani della sfida contro il Sassuolo, il socio minoritario si è detto dispiaciuto degli insulti ricevuti dai sostenitori gialloazzurri, ricordando gli sforzi fatti negli ultimi anni non solo dal punto di vista economico, assicurando tuttavia che verranno pagati tutti gli stipendi fino al termine della stagione. A chiudere il cerchio delle polemiche è intervenuto poi anche il Sindaco marmifero Zubbani che ha assicurato, come già accaduto in passato, il pieno sostegno delle autorità e una sollecita ricerca di imprenditori locali disposti a rilevare il titolo sportivo in vista delle prossime stagioni.
Tante eccellenze, tante polemiche, troppe parole, alla fine dei conti i fatti parlano chiaro e condannano una società storica come quella gialloazzurra a vedere il suo nome sporcato dall'onta del fallimento. Tra i giochi di potere ed i mancati interessi gli unici a pagarla, come sempre, sono i giocatori, lo staff tecnico e soprattutto i tifosi.