Estate 2016, in una riunione della Lega Calcio si incrociano il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e l'amministratore delegato della Juventus Giuseppe "Beppe" Marotta. Sui giornali si moltiplicano le voci di un interessamento della Juventus per il capocannoniere partenopeo Gonzalo Higuain, così il numero uno azzurro approfitta di quell'incontro per chiedere delucidazioni al dirigente bianconero: "Beppe, ma vuoi davvero pagare la clausola?", il navigato juventino risponde prontamente: "Certo che no!". Qualche settimana dopo arriva l'annuncio ufficiale Higuain passa alla Juventus per la cifra, allora record, di 90 milioni di Euro.

L'avventura del numero 9 argentino in bianconero dura complessivamente 3 stagioni (più una di prestito) ed inizia decisamente nel migliore dei modi: al suo secondo pallone toccato nella prima di campionato riesce a segnare, fissando il punteggio sul 2-1 finale e regalando alla Juventus la vittoria sulla Fiorentina. 
Il Pipita ci mette davvero pochissimo ad entrare nel cuore dei tifosi juventini, la sua voglia in e di bianconero è irrefrenabile e la sua prima stagione alla Juventus si conclude con 24 reti in 38 partite di campionato, anche se sul bilancio finale della stagione incide in maniera importante la débâcle in finale di Champions League persa per 4-1 con il Real Madrid di un Cristiano Ronaldo inarrestabile.

Il suo secondo anno in bianconero è un po' meno roboante, complice anche una posizione che lo vede più spesso come regista offensivo che come finalizzatore della manovra, tuttavia il suo fiuto da bomber non si affievolisce ed anzi esplode in tutta la potenza il 28 aprile 2018, in un palcoscenico prestigioso come San Siro quando segna all'89' della sfida contro l'Inter permettendo alla Juventus di ribaltare definitivamente il punteggio ed indirizzarsi con decisione verso il settimo Scudetto definitivo. In quell'occasione il principe dei radiocronisti italiani, Francesco Repice, si lascia andare una frase che da lì a brevissimo diventerà quasi un motto non ufficiale per il popolo bianconero: "La Juventus non muore letteralmente mai". Sei parole destinate ad entrare nella storia bianconera e che, ancora oggi, provocano un certo brivido anche solamente nel rileggerle.

Nell'estate 2018 l'esperienza in bianconero di Higuain viene "messa in pausa", la dirigenza juventina deve fare spazio in attacco per lo sbarco di Cristiano Ronaldo ed il sacrificato è proprio il numero 9 argentino, mandato prima in prestito al Milan e poi al Chelsea, dove ritrova il suo mentore Maurizio Sarri. Al termine della stagione i blues non esercitano l'opzione di riscatto e per Higuain si riaprono le porte della Continassa, ancora una volta sotto la guida del tecnico napoletano.

Il suo terzo, ed ultimo, anno in bianconero lo vede partire spesso titolare, alla fine saranno 20 le presenze dal primo minuto in campionato, mentre in altre 12 occasioni ha fatto il suo ingresso a gara in corso. Tuttavia qualcosa sembra essere cambiato e nell'argentino non si nota più quella furia agonistica che ne aveva contraddistinto le prime due annate ed anche la presenza di Sarri non sembra essergli troppo d'aiuto. Alla fine saranno solamente 8 le reti messe a segno in Serie A, troppo poche per un giocatore come lui abituato a vivere per segnare. 

La sua avventura in bianconero si chiude così, con una rescissione anticipata del contratto e la sensazione di un amore fortissimo consumatosi troppo in fretta e che poteva essere qualcosa di più di un biennio di felicità (quasi) assoluta. Nonostante questo triste addio Higuain resterà comunque nel cuore dei tifosi bianconeri per la passione e la voglia messa in campo in quelle due prime, fulgide, annate.