Il periodo difficile legato all'inchiesta "Prisma" non sembra voler terminare, anzi quasi ogni giorno sembrano uscire nuove intercettazioni telefoniche e/o ambientali. Mentre buona parte della squadra è tornata recentemente al lavoro sotto lo sguardo di mister Massimiliano Allegri, nei piani alti della dirigenza tutto sembra essere cristallizzato in attesa della nomina ufficiale del prossimo CDA programmata per il prossimo 18 gennaio. 

Al vaglio degli inquirenti ci sono moltissime prove da valutare, tra cui il famigerato "libro nero" di Federico Cherubini. Proprio da questo fantomatico documento si può evincere moltissimo di quanto rumore stanno facendo queste indagini che riguardano quasi a 360 gradi il monto bianconero: secondo i media in questo libro nero ci sarebbero riassunte tutte le "malefatte" di Fabio Paratici compiute quando ricopriva il ruolo di Direttore Sportivo juventino. Peccato poi che, al termine della fase inquisitoria, si è capito che questo documento non era catalogabile esattamente come "libro", ma, come riportato da Tuttosport, si trattava di un semplice foglio A4 in cui Cherubini schematizzava tutti i temi delicati da affrontare proprio con Paratici durante il passaggio di consegne tra i due nel ruolo di Direttore Sportivo. Insomma tantissimo rumore per nulla.

Altrettanto rumoroso è il contenuto di alcune intercettazioni che, non si sa per quale motivo, escono sui media nazionali senza alcun filtro né legale né logico. I giornali ed i portali sportivi pubblicano stralci di conversazioni telefoniche come se fosse la cosa più normale del mondo, riportando nome e cognome di chi parla e ricamandoci attorno notizie che non esistono. Una delle ultime intercettazioni pubblicate riguarda l'auto-accusa di un dirigente juventino sul depauperamento del vantaggio sportivo che la propria società era riuscita ad accumulare nel corso degli ultimi anni. Intercettazione che non ha alcuna valenza giuridica ed anzi rivaluta un po' il senso di autocritica degli uomini che fanno parte del mondo Juventus. Tuttavia resta incomprensibile la necessità di pubblicarla come se avesse qualche peso importante: che la Juventus avesse dilapidato il proprio vantaggio sportivo era sotto gli occhi di tutti, non a caso i bianconeri erano riusciti a dominare in Italia per ben 9 stagioni per poi crollare quasi di colpo lasciando il trono tricolore alle milanesi.

Il risultato di questo eccessivo rumore, di questa necessità di pubblicare qualsiasi cosa che riguarda la Juventus è un sentimento popolare che vede, ancora una volta, la società bianconera già condannata prima dell'esito dei processi, quelli veri. A molti non è bastato l'andamento delle ultime inchieste fatte su tutto quello che riguarda la Vecchia Signora del calcio italiano, dall'acciaio scadente dello Stadium al rapporto con i tifosi, passando per l'esame di Suarez, tutti processi che secondo i media avrebbero visto la Juventus colpevole e che poi si sono risolti con l'assoluzione dei bianconeri.

In tutto questo bailamme di voci, opinioni, intercettazioni e documenti più o meno fittizi, spicca in maniera quasi assordante il silenzio della Juventus. Le motivazioni per questo silenzio possono essere le più disparate: dalla volontà di capire quali siano i reali capi d'accusa alla necessità di sviluppare dei nuovi processi interni che possano evitare in un futuro di incappare nuovamente in questi errori. Sullo sfondo di tutto questo si staglia, quasi in secondo piano, tuttto l'aspetto sportivo che vedrà la prima squadra riprendere il proprio percorso in campionato il prossimo sette gennaio con la sfida interna contro l'Udinese, mentre per la prossima sessione di calciomercato è quasi fantasia pensare di poter vedere qualche colpo, soprattutto in ingresso, almeno non prima che la situazione dello stato economico bianconero non venga definitivamente chiarita.