La vittoria contro il Chievo ha nuovamente riportato l'attenzione sulla Roma e, in particolare, sull'operato della società e di Luis Enrique.
Intoppata e poco rodata ha faticato, ad inizio stagione, a convincere e a mettere punti da parte tanto da far traballare la nuova gestione societaria e la scelta di affidare il progetto allo spagnolo Luis Enrique. La risposta è arrivata.
In un Campionato dove, a parte il Milan, non vi sono corazzate schiacciasassi sta dimostrando di poter stare in alto in classifica e, a mio parere, merita di arrivarci.
Partendo sì dai risultati ma guardando la squadra con occhio da amante del calcio posso certamente affermare che, a me, questa Roma piace.
Iniziamo da ciò che, del giallorosso, mi piace di più.
L'attacco e, in particolare, i ragazzini Bojan Krkic ed Eric Lamela. Già raccontati in qualche Blog fa (www.fantacalcio.it/blog/blog-attenti-a-quei-due-155299), credo siano una grande risorsa per il presente e per il futuro. Entrambi spettacolari stanno incominciando a prendere confidenza con il nostro Campionato e, senza troppo rinunciare a giochetti e colpi di classe, si sono inseriti nei piani di Luis Enrique.
Qualche gol sbagliato di troppo, ma vederli giocare è sempre uno spettacolo.
Dopo di loro cito Pjanic (www.fantacalcio.it/Approfondimenti/scopriamo-pjanic-153279). Classe 1990 ma personalità da veterano. Presente e concreto fa girare la squadra con grande precisione. Piede splendido e tanta voglia di lasciare il segno.
Questi tre giovani, di classe, non sarebbero niente senza i veterani (quelli veri) a fianco.
Dopo qualche "pizzicata" estiva, finalmente Francesco Totti si è dimostrato per quello che è. Dimenticandoci dei gol di domenica, possiamo dire che il vero lavoro del numero 10 è stato e sarà dentro lo spogliatoio dove dirige il traffico e gestisce i ragazzini.
Come lui De Rossi, non più tra quei ragazzini ma vero e proprio baluardo giallorosso.
In campo copre e imposta e si sacrifica spesso anche in ruoli non suoi. Anima da leader. Non dimentichiamoci, infine di Heinze.
Caratterialmente agitato ma di grande valore in campo. Sia per esperienza che per doti tecniche tanto che, da "panchinaro" di dicerie estive, è riuscito a ricavarsi il suo posto tra gli 11 scalzando Juan e Kjaer.
Infine, una citazione anche per Perrotta e Taddei. Entrambi centrocampisti, entrambi, ormai, terzini. Nessuna lamentela e tanta volontà di portare in alto questa Roma.
Concludendo, possiamo ben dirlo: il progetto della società in mano a Luis Enrique è tanto interessante quanto entusiasmante. Il giusto mix di giovani e "vecchi", la forza del gruppo e l'importanza di tutti porteranno in alto questa squadra.
Vittorie a parte, questa Roma sarà un esempio da seguire, per tutti, in vista del futuro.
Pietro Turchi