Come da tradizione, si conferma sempre avvincente ed imprevedibile il campionato di serie B, con risultati sorprendenti anche nell'ottava giornata del torneo cadetto.

In vetta alla classifica c'è un tris di tutto rispetto con 14 punti: il Frosinone (che deve disputare il posticipo con il Novara), l'Empoli che ha piegato per 3-1 il Foggia con la doppietta di Donnnarumma ed il Palermo, che non va oltre l'1-1 contro il Parma di mister D'Aversa.

A ridosso di questo terzetto, a quota 13 punti c'è un poker di squadre: da un lato Cittadella e Venezia, che superano rispettivamente Pescara all'Adriatico 1-2 e Carpi 2-0; mentre dall'altro Perugia e Avellino, sconfitte entrambe da Pro Vercelli (eclatante 1-5 allo stadio Curi) e Bari.

 Netto 3-0 dell'Entella ai danni del Brescia, che esce dal campo con una prestazione non all'altezza della situazione, pirotecnico pareggio per 3-3 invece tra Cremonese e Ternana, con vantaggio a vicenda delle due formazioni, prima del definitivo pari; solo reti bianche infine tra Salernitana ed Ascoli.

Dovendo scegliere una partita in particolare da analizzare sotto la lente d'ingrandimento, non può che essere Perugia-Pro Vercelli, con il clamoroso colpaccio dei piemontesi, che hanno rifilato una sensazionale cinquina.

L'imbattibilità del Curi è durata quasi un anno, con il colpo grosso della Pro Vercelli, che cala la cinquina contro gli umbri e conquista la seconda vittoria di fila (dopo quella tra le mura amiche con il Cesena) e la prima esterna della nuova stagione.

L'ultima sconfitta casalinga del Perugia (quest'anno sempre vittorioso tra le mura amiche) risaliva al 25 ottobre del 2016 (0-2 subito contro il Carpi).

Davanti a diecimila spettatori sugli spalti, i piemontesi trovano il vantaggio al primo affondo sugli sviluppi di un angolo dello specialista Mammarella, con colpo di testa al primo palo di Legati, anticipando Volta.

La risposta umbra si esaurisce con un tiro di Falco di poco fuori bersaglio e con l'occasione creata da Pajac, con traversone al centro e conclusione di Di Carmine ribattuta da Marcone.

Pur con il vantaggio, la Pro Vercelli continua ad attaccare, sfiorando il raddoppio al 22' con la gran girata di Germano su assist di Vives, neutralizzata da Rosati; lo stesso portiere biancorosso è determinante al 35' su Bifulco lanciato in area da Firenze.

In pieno recupero c'è la svolta della partita, con l'ingenuità di Pajac, che colpisce con una gomitata Vajushi (in campo al posto dello stesso Bifulco), lasciando così il Perugia in dieci.

Nella ripresa Giunti si gioca la carta Buonaiuto al posto di Mustacchio e poi anche Emmanuello (in luogo di Bianco).

Pur con l'uomo in meno il Perugia continua ad attaccare, e i suoi sforzi sono premiati al 24' con la punizione laterale di Colombatto deviata in rete di testa da Belmonte.

La gioia del pareggio dura tuttavia ben poco, visto che nella squadra di Grassadonia (espulso per proteste) si scatena Castiglia che mette a segno una doppietta, prima sfruttando un traversone di Berra per infilare Rosati svettando tra Volta e Del Prete, e successivamente finalizzando un contropiede avviato da Morra.

Nel finale ancora protagonisti i piemontesi, con il Perugia che nonostante la generosità, ha incassato anche la quarta rete ad opera di Vives (su penalty).

Allo scadere del recupero c'è addirittura il quinto gol dei piemontesi siglato da Morra, su traversone dalla destra di Vajushi: la Pro Vercelli non vinceva in trasferta da quasi sei mesi e lo fa in maniera roboante.