Il recente trasferimento all’Inter di Silvestre, uno dei pochi rosanero a salvarsi la scorsa stagione, è l’ultima cessione illustre del Palermo targato Zamparini. Acquistato dal Catania per 7.3 milioni di euro, è stato rivenduto, o faremmo meglio a dire svenduto, all’Inter per una cifra che si aggira intorno agli 8 milioni; ne vien fuori una plus valenza di soli 700.000 euro, bazzecole in confronto ai ben più lauti guadagni ricavati dalle cessioni dei vari Pastore, Cavani, Sirigu, solo per citarne alcuni. È evidente che ad accelerare la trattativa sia stata la volontà del giocatore, più volte ostentata, di volersi trasferire in un club più prestigioso che potesse giocare in Europa (avesse detto la Champion’s League!). 

 

 

Fin qui, niente di nuovo sotto il sole. Direte voi. 

 

La partenza di Silvestre, in realtà, oltre ad alimentare il malcontento dei tifosi nei confronti di una società che non riesce a pianificare un progetto societario duraturo negli anni, registra una pesante perdita nella retroguardia rosanero.  

Allo stato attuale, i difensori a disposizione di Sannino sarebbero: Balzaretti  (Psg permettendo) e Pisano gli esterni, Mantovani e Munoz i centrali,  con Milanovic e Labrin pronti a subentrare.  A questi si aggiungono i vari Cetto, Garcia e Morganella che, di ritorno dalle rispettive e non felicissime esperienze in prestito, non conoscono ancora il proprio destino. 

Un pacchetto arretrato poco fornito, fin troppo giovane e decisamente non all’altezza per  sopperire ad una delle principali difficoltà registrate nelle ultime stagioni, ossia la tenuta difensiva. 

Da due anni a questa parte,  con 125 reti incassate, il Palermo è la squadra più battuta della Serie A. Numeri che fanno impressione. Un vero e proprio record negativo, se si pensa che perfino squadre retrocesse, come ad esempio il Lecce, abbiano subito di meno. Fortunatamente, l’incubo della serie B è stato scongiurato, vuoi per la buona vena realizzativa degli attaccanti, vuoi per il livello decisamente mediocre delle concorrenti nella lotta per la salvezza.

È evidente che in una tale situazione di emergenza, il tanto amato (quanto odiato) presidente Zamparini dovrà mettere mano al portafoglio nonostante Sannino abbia dichiarato che prima di chiedere dei rinforzi vuole rendersi conto di persona dei giocatori che ha disposizione. Sembra scontato un intervento quanto mai tempestivo sul mercato. 

 

Serve un centrale di difesa con una certa esperienza nella massima serie,  che possa fungere da chioccia per Labrin e Milanovic. Serve un ricambio a sinistra, e soprattutto un terzino destro, visto che Morganella, come ha dichiarato al Corriere dello Sport,  se non dovesse giocare titolare, cercherà fortuna altrove.   

 

Oltre alle già citate carenze difensive, si aggiunge, non solum sed etiam,  l’enigmatica situazione portieri.  Dopo le prestazioni non esaltanti e poco convincenti dei vari Benussi, Tzorvas e Viviano (tutti e tre ancora sotto contratto con la società di Viale del Fante) il nuovo numero uno rosanero dovrebbe essere Samir Ujkani. Il giovane portiere albanese, rientrato alla base dopo un triennio in prestito in quel di Novara in cui si è reso protagonista di buone prestazioni e di qualche infortunio di troppo, stando alle dichiarazioni di Zamparini, sarà chiamato a difendere la porta dei rosanero cercando di far meglio dei  suoi predecessori.   

 

Fare peggio delle passate stagioni è davvero difficile. Sannino è avvisato. 

 

 

Giovanni Migliore