Nelle ultime settimane la Juventus sembra essere in grande ascesa sotto tutti i punti di vista. La sconfitta subita dall'Inter lo scorso 17 gennaio sta fin qui rappresentando lo spartiacque della stagione juventina.

La sfida vinta nel pomeriggio di ieri ha segnato un altro step di crescita per la truppa bianconera. Conoscendo l'attitudine della Roma a sfruttare il campo aperto ed i varchi che si creano alle spalle di centrocampisti  e difensori avversari, Pirlo ha deciso di rispolverare un atteggiamento tattico che ha ricordato moltissimo quello che veniva applicato da Massimiliano Allegri nei suoi anni in bianconero. La Juventus ha infatti lasciato a lungo il pallino del gioco in mano agli avversari, permettendogli un possesso palla sterile che non portasse troppi pericoli a Sczcesny e che, contemporaneamente, fosse facile da ribaltare grazie ad improvvise verticalizzazioni, ora centrali, ora sulla corsia degli esterni.

A permettere al portiere polacco, ex di turno, di vivere una serata tranquilla è stato il terzetto composto da Danilo, Bonucci e Chiellini, mentre Alex Sandro prendeva i compiti "offensivi" di Cuadrado, aggredendo la metà campo avversaria, quando possibile. A centrocampo l'assenza di Bentancur per squalifica ha fatto tornare alla ribalta il francese Rabiot, confermatissimi invece gli altri tre Chiesa, Arthur e McKennie; in attacco ovviamente largo a Cristiano Ronaldo e Morata. 

Lo svolgimento della partita sembra seguire per filo e per segno quelle che erano le intenzioni di Andrea Pirlo alla vigilia e viene sbloccata in meno di un quarto d'ora grazie ad un colpo di biliardo del solito Cristiano Ronaldo che prende alla sprovvista un Pau Lopez leggermente fuori posizione. I giallorossi provano a replicare con Cristante, ma è ancora Cristiano Ronaldo a sfiorare il raddoppio cogliendo prima la traversa e poi vedendosi respingere un tiro non proprio irresistibile dall'estremo difensore avversario. Nella ripresa il copione non cambia e per i bianconeri arriva anche la seconda rete grazie ad una bella combinazione tra i subentranti Cuadrado e Kulusevski e conclusa con una sfortunata deviazione di Ibanez nella propria porta nel tentativo di anticipare Cristiano Ronaldo.

Oltre alla conferma della crescita delle prestazioni di squadra, condite per altro da diversi risultati positivi, la partita di ieri ha portato un segnale importante anche per quanto riguarda le capacità di Andrea Pirlo come allenatore. Certamente in futuro ci saranno ancora partite preparate non alla perfezione, ma quella di ieri sera ha certificato che l'ex centrocampista non è uno di quei tecnici "integralisti" che hanno un solo modo di vedere il calcio, indipendentemente dall'avversario che si ritrovano di fronte. L'atteggiamento avuto ieri sera dalla sua formazione è stato ben differente da quello visto nelle precedenti uscite, dove il pressing alto veniva recitato come un dogma ed il possesso palla era necessario per impedire agli avversari di rendersi pericolosi. Ieri sera si è vita una Juventus attendista ed attenta, pronta a ribaltare velocemente il fronte di gioco, proprio come accadeva ai tempi di Massimiliano Allegri, oltre ad una gestione dei cambi importante e che, di fatto, ha permesso alla Juventus di chiudere la partita.

La sensazione è che Pirlo stia finalmente "sbocciando" come tecnico, dimostrando intelligenza nell' aver assorbito da quelli che un tempo sono stati i suoi allenatori. Ora starà a lui confermare questa impressione, portando la Juventus ad una continuità di risultati utile a mettere pressione alle prime della classe ed a fare un percorso importante anche al di fuori dei confini italiani.