Dopo dieci anni dall'esordio, ritorna nella squadra che l'ha fatto conoscere nel Calcio che conta.
Parliamo di Valeri Bojinov, acquistato in extremis dal Lecce negli ultimi giorni del calciomercato.
Nato a Gorna Orjahovica, in Bulgaria, Valeri prima di arrivare in Italia ha giocato a Malta, nelle giovanili del Pietà Hotspurs Football Club, società che attualmente milita nella seconda divisione del campionato nazionale. Ma, ancora giovanissimo (14 anni) arriva nel Lecce, dove esordisce in prima squadra nel 2002 all'età di 16 anni.
Debutta in A già il 27 gennaio di quell'anno, nel Lecce targato Delio Rossi, ma per vedere una rete bisognerà attendere il 2004, quando ad allenare i giallorossi è l'iperoffensivo Zden?k Zeman, ed esattamente l'11 gennaio, giorno in cui Bojinov senga il gol della bandiera nel 2-1 esterno del Bologna al Via del Mare (Rossoblu che ritorneranno nella storia del bulgaro, infatti il match della scorsa giornata ha visto proprio il ritorno in campo del giocatore con la maglia dei salentini nel match con il Bologna)
Alla fine della sue esperienza giallorossa si contano 70 presenze condite da 20 reti, poichè già a gennaio 2005 la Fiorentina si svena per accaparrarsi le sue giocate. 15 milioni non spesi benissimo, se si pensa che a Firenze Bojinov rimane inizialmente solo una stagione e mezza, giocando 40 match e siglando 10 reti.
Poi la società dei Della Valle sceglie di puntare su altri giocatori, così Valeri viene inserito nello scambio con la Juventus per Mutu. Gioca in B, con la Vecchia Signora appena uscita da calciopoli, ma torna presto in Viola, dove però è fuori rosa in attesa di una chiamata dall'estero.
La chiamata arriva dal City, ma l'esperienza inglese è forse una delle peggiori della carriera del bulgaro che dopo un grave iinfortunio nel derby con lo United perde quasi un anno in riabilitazioni e termina la sua avventura in Inghilterra con 11 sole presenze e due reti.
Più entusiasmante è il ritorno in Italia, al Parma, dove gioca dal 2009 al 2011 e si dimostra poco "sentimentale" segnando due reti alla Fiorentina. Nel 2011 passa allo Sporting Lisbona, ma sembra che l'aria non "nazionale" faccia male a Bojinov, dato che in Portogallo gioca pochissimo e segna ancora meno, e cosi il 30 gennaio decide di tornare al Lecce, squadra che lo aveva lanciato.
Entrato già in campo alla prima occasione utile, scalpita per dare il suo contributo alla salvezza del Lecce, ma rischia di togliere spazio ad un giovane di belle speranze com'è Muriel.
Vedremo Di Francesco chi preferirà tra i due; io sinceramente non avrei dubbi nell'optare per il colombiano, ma chissà che l'esperienza del bulgaro non possa essere maggiormente utile a Di Michele e compagni?
Inoltre c'è da considerare anche il fatto che Muriel, non essendo di proprietà giallorossa, rischia di "farsi grande" con il Lecce per poi esplodere (sia in termini tecnici, che "economici", parlando di massimizzazione del profitto con la vendita del cartellino del ventenne ex Granada) in un altra squadra (l'Udinese, propriataria del cartellino del giocatore). Quindi la scelta della società salentina potrebbe non essere così sbagliata:
La squadra acquisisce sicuramente più esperienza, viene aggiunto in rosa un giocatore che ha il Lecce nel cuore ed in più, in ottica di conferma del prestito di Muriel, crea concorrenza e quindi mette alla prova il colombiano sotto questo punto di vista, e, non facendolo giocare cosi assiduamente, in fase di contrattazione con l'Udinese, potrebbe anche spuntare un buon prezzo per la cessione definitiva del giocatore colombiano.
E.C.