Il derby d'Italia non sarà mai una partita come le altre e dal 2006 in poi la situazione è cambiata nuovamente, ancora in peggio se possibile. La rivalità che divide i bianconeri dai nerazzurri risale nella notte dei tempi del calcio italiano e durerà fin quando il pallone continuerà a rotolare sui verdi prati. Questa sera in quel di Torino andrà in scena l'ennesimo capitolo di questa sfida eterna lotta.

Vista la difficile situazione di classifica e l'umore non proprio dei migliori per la Juventus la partita di questa sera ha un valore che va ben oltre il mero significato romantico. I bianconeri devono riprendersi dalla clamorosa eliminazione ai gironi di Champions League e continuare a macinare punti in Serie A per migliorare sensibilmente la propria classifica. Una vittoria questa sera significherebbe infatti anche un sorpasso proprio ai danni dei nerazzurri allenati da Simone Inzaghi. 

Per il posticipo di questa sera Allegri recupera pedine fondamentali come Bremer e Di Maria, mentre Chiesa si è già rivisto negli ultimi minuti della partita contro il PSG e Vlahovic è in forse per quella pubalgia che lo rallenta fin dalle ultime settimane della passata stagione. Visto il buon rendimento delle ultime uscite è possibile che il tecnico bianconero non si discosti nuovamente dal 3-5-2 o 3-5-1-1 che si è visto recentemente in pratica. Tra i pali sicuramente i sarà Szczesny, in difesa dovrebbe tornare dal primo minuto Bremer con Danilo come braccetto di destra, mentre è da capire se Allegri opterà per una difesa tutta brasiliana con Alex Sandro o manderà in campo capitan Bonucci dirottando l'ex Torino sul centro-sinistra. Sugli esterni toccherà ancora a Cuadrado e Kostic, in mezzo possibile titolarità per il giovane Fagioli con Locatelli e Rabiot a completare il reparto, mentre in attacco sono da valutare le condizioni di Di Maria e Vlahovic, nel caso in cui il tecnico livornese non li volesse rischiare toccherebbe a Miretti alle spalle di Milik come unico riferimento centrale.

Al di là degli schieramenti tattici e degli uomini che andranno in campo dal primo minuto per la Juventus sarà importantissimo rivedere lo stesso atteggiamento messo in campo nell'ultima giornata del girone di Champions League. Contro il PSG si è finalmente vista una Vecchia Signora con la voglia di lottare per tutti i novanta minuti di gioco, pronta ad aggredire alta i portatori di palla avversari e costringendo spesso Donnarumma a lanciare lungo viste le difficoltà per arrivare a trovare Marco Verratti. A stupire in positivo durante la partita contro il PSG sono stati soprattutto i giovani Fagioli e Miretti che hanno dimostrato di aver voglia e la cifra tecnica adatta per giocarsi il posto da titolare con tutti gli altri centrocampisti più esperti della Juventus. In questo senso Allegri ha ricevuto un fortissimo segnale dai due: puntare sui giovani non è sempre sbagliato, se questi hanno tutte le carte in regola per sfondare. Certamente per i due ci sarà qualche possibile errore di valutazione, ma questo rientra nella norma, per imparare bisogna necessariamente passare anche dagli errori. La buona verve dei due giovanotti dovrà fare da stimolo anche agli altri bianconeri, a partire da chi fino a questo momento ha reso decisamente di meno rispetto alle aspettative, come ad esempio Cuadrado e Locatelli, mentre in attacco ci si aspetta che i possibili ingressi dalla panchina di giocatori come Vlahovic, Chiesa e Di Maria sappiano indirizzare la partita quando le forze degli avversari inizieranno a venire meno. 

Questa sera la Juventus dovrà dunque ripartire da due punti fermi: la voglia di dimostrare di non essere così scarsa come è apparsa nella prima parte di stagione e la buona prestazione dei suoi ragazzi contro i campioni del PSG. Se i bianconeri riusciranno a replicare quanto di buono visto contro i campioni di Francia è possibile che riescano a ribaltare il pronostico che, in questo momento, vede favoriti i nerazzurri di Inzaghi. Una vittoria rilancerebbe definitivamente l'umore in casa bianconera e migliorerebbe la classifica visto che si sorpasserebbero in un colpo solo Inter ed Udinese e ci si porterebbe a solamente due lunghezze di distanza dall'Atalanta attualmente terza.