La sessione invernale del calciomercato si è conclusa da meno di una settimana e l'operato della Juventus è stato ampiamente promosso a voti altissimi da tutti gli addetti ai lavori. I bianconeri si sono mossi nelle ultime, frenetiche, ore per rimodellare la rosa a disposizione di Allegri, lavorando sia in ingresso che in uscita. All'ombra della Mole sono arrivati Vlahovic e Zakaria, mentre hanno svuotato i loro armadietti Bentancur, Kulusevski e Ramsey. 

Partendo dal mercato in uscita le partenze di Bentancur e Kulusevski sono state necessarie per far spazio nelle liste per i nuovi ingressi e anche per alleggerire leggermente il monte ingaggi. La situazione di Ramsey era invece completamente diversa, con il gallese escluso dal progetto tattico di Allegri ed ufficiosamente fuori rosa già da diversi mesi, anche se si tentava goffamente di mascherare la questione celandosi dietro ad infortuni più diplomatici che reali. La sua partenza ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti supporter bianconeri che non ne tolleravamo ormai neanche la presenza in organico.

Sulle mosse in ingresso poco da dire. L'arrivo di Zakaria garantisce una maggiore fisicità in mezzo al campo, garantendo comunque una buona circolazione di palla. L'inserimento di un giocatore di questo tipo potrebbe permettere anche l'utilizzo contemporaneo di Arthur e Locatelli per aumentare a dismisura la qualità della costruzione del gioco, anche se questa resta un'ipotesi piuttosto remota e ci si aspetta che il terzo centrocampista possa essere uno tra Rabiot e McKennie. Per quanto concerne Vlahovic in tanti parlavano di un interesse reciproco tra il giovane attaccante serbo e la Vecchia Signora, ma in pochi si aspettavano che questo matrimonio si potesse consumare già nel mercato di gennaio; generalmente le operazioni così importanti vengono gestite in estate per permettere a tutte le parti di lavorare con la calma necessaria. Al netto del guadagno economico la perdita della Viola è stata consistente dal punto di vista del gioco e della personalità, non a caso nella prima apparizione senza Vlahovic la squadra di Italiano è sembrata essere un po' smarrita e di aver perso, almeno momentaneamente, quella identità che l'aveva resta una delle formazioni più interessanti e belle da vedere del nostro campionato.

Un attaccante come Vlahovic era proprio quello che mancava alla Juventus ed il cosiddetto "hype" per la sfida di questa sera sta crescendo di ora in ora. In molti vociferano che Allegri possa schierare fin da subito il tridente pesante composto da Dybala, Morata ed appunto Vlahovic per scardinare la resistenza dell'arcigna difesa del Verona. Dall'altra parte Tudor vorrà continuare a togliersi soddisfazioni contro la squadra che lo aveva relegato a figura di secondo piano durante la gestione Pirlo, come già successo durante la gara d'andata con la doppietta di Simeone che aveva schiantato una Juventus ancora troppo brutta per essere vera.

Dopo i grandi sforzi della società nel mercato di gennaio ora la palla passa tutta nelle mani di Allegri. Il materiale umano a sua disposizione è nettamente migliorato e quindi ci si aspetta che i bianconeri possano aggredire rapidamente la classifica a suon di prestazioni e vittorie. Quale sia l'obiettivo minimo della Juventus è noto a tutti, la qualificazione alla prossima Champions League, ma visto quanto successo nel mercato ci si aspetta che oltre ai risultati utili anche il tipo di gioco proposto dal tecnico livornese migliori nettamente. Il tempo della halma sta per scadere. Allegri ha sempre detto che febbraio e marzo sono i mesi fondamentali di una stagione e ora si sta per entrare proprio nel vivo di questo periodo. La Juventus deve necessariamente gettare la maschera della prudenza prima che il divario con le squadre che la precedono diventi incolmabile. Stasera inizia l'era Vlahovic e per i bianconeri non ci sarebbe modo migliore di celebrare questa nuova partenza con una vittoria convincente a 360°.