Non ripeterà mai più una stagione come la sua ultima a Napoli, 90 milioni di euro per un calciatore di 29 anni sono troppi, in fin dei conti in Champions League non è mai stato determinante: è questo il biglietto da visita che le più perfide malelingue avevano messo nella tasca di Gonzalo Higuain l'estate scorsa nel momento del suo passaggio alla Juventus. Forse perché feriti nei sentimenti, forse perché era viva la speranza di veder fallire un colpo di mercato stratosferico realizzato da chi da cinque (più uno?) domina il calcio italiano, ma non è compito del sottoscritto stare qui a fare una raccolta di tutti quei pareri che hanno fatto da contesto alla non-trattativa fra la società partenopea e quella sabauda poco meno di un anno fa: per certe cose esistono i motori di ricerca su internet, strumento che se ben sfruttato vi farà trovare ancora oggi analisi realizzate da chi si chiede cosa vale di più per una squadra di calcio fra lottare per il titolo di campione d'Europa ed incassare una cifra comunque considerevole come quella legata al cartellino del Pipita. Ripeto, tutto vero, tutto di stamane.
Come andrà a finire questa stagione non lo può ancora sapere nessuno: fra scudetto quasi ricucito sul petto, finale di Coppa Italia e semifinale di ritorno di Champions dopo lo 0-2 esterno, il cammino della Juventus è per ora al confine fra storia e leggenda, e considerando che nel calcio c'ha ragione chi fa gol, la foto di copertina non può che non essere dedicata a chi ad oggi ha messo a segno la bellezza di 31 reti complessive. Siamo già alla seconda performance di sempre della carriera di Higuain, 7 marcature in meno rispetto al record della passata stagione, quella che "non ripeterà mai più", e mancano all'appello 6 o 7 match da giocare. Molto probabilmente l'ex anche di River Plate e Real Madrid non le giocherà tutte, ma una sensazione è forte: il centravanti argentino sarebbe dispostissimo a barattare un bottino del genere con tre titoli da aggiungere in bacheca nel giro di poche settimane, quasi la metà di quelli vinti sinora (3 campionati spagnoli, 2 Supercoppe di Spagna, 1 Coppa di Spagna, 1 Coppa Italia ed 1 Supercoppa italiana: totale 8). Tempo al tempo e scopriremo come andrà a finire questa trattativa col destino.
Nel frattempo non si può non fare un ultimo confronto sul suo rendimento europeo, mettendo da parte il discorso sul costo del suo cartellino perché non è di analisi economiche che qui si vuole discutere, per quanto basterebbe dare un'occhiata al market-pool per tentare di capire come certe spese siano ammortizzabili grazie al buon rendimento dei campioni che tanto costano. Ancora ieri mattina c'era chi sottolineava lo scarso peso specifico di Higuain nella massima competizione internazionale accostandolo a Zlatan Ibrahimovic, l'attaccante forse più decisivo della storia recente in ambito di competizioni nazionali che però non è mai riuscito a centrare il titolo internazionale più prestigioso pur giocando in club che senza di lui hanno comunque centrato l'obiettivo dopo il suo addio: vedi Inter, vedi Barcellona. Ammesso e non concesso che questa possa essere una tesi spendibile, ammesso e non concesso che essere accostati ad Ibrahimovic possa essere qualcosa di sminuente, la risposta di Higuain di ieri sera è qualcosa di così prepotente che mette a tacere qualunque logica senza senso. Fra l'altro con la doppietta di ieri l'argentino sale a quota 5 in stagione in Champions League, cifra mai raggiunta nelle otto precedenti occasioni fra Real e Napoli.
Il pericolo a questo punto dell'anno, per Higuain, per la Juventus e dunque per i tifosi bianconeri, è che arrivi un rilassamento finale fatale per le ambizioni della Vecchia Signora. Accadrà? "Siamo ad un passo da Cardiff, non mi interessa della tripletta di Ronaldo, vogliamo far diventare questa stagione da sogno, ma ancora non abbiamo vinto nulla. Bisogna stare calmi", questo il pensiero dell'interessato: parole che se tradotte in impegno sul campo potrebbero far dormire sonni tranquilli. Già detto, manca poco, alla fine vedremo chi avrà avuto ragione.