"Sono un giocatore tecnico, quindi per me va bene anche giocare trequartista e provare a mandare in porta gli attaccanti, ma a me piace di più giocare in attacco e essere io quello che va in porta"

Prima intervista in Italia di Schick, considerazioni in merito al suo ruolo: Giampaolo lo aveva appena provato dietro la coppia Cassano-Budimir nel 4-3-1-2

Quindi, telenovela finita: Schick va alla Roma, e la Sampdoria, orfana del suo miglior giocatore, punta tutto su Duvan Zapata, che dovrebbe arrivare per circa 20 milioni. Ma concentriamoci sulla Roma, che aspetta il ritorno di Florenzi a pieno regime, ma nel frattempo ha giocato col tridente Perotti (El Shaarawy) - Dzeko - Defrel. Di Francesco, vista la giovane età di Under e l'indisponibilità di Florenzi sinora ha giocato con il francese ala destra, in un ruolo probabilmente non suo, visto lo scarso rendimento ma soprattutto la preferenza del tecnico, che al Sassuolo l'ha praticamente sempre utilizzato da centrale del tridente. Ora, con Schick, le gerarchie potrebbero cambiare: a Genova il giovane ceco ha sempre fatto la prima o la seconda punta, e lo stesso Giampaolo, che l'ha così fortemente valorizzato, non ha nascosto le sue intenzioni, proprio ieri sera. 

"La Roma penso che potrebbe essere uno di questi. Ma ovviamente no se intendono schierarlo come ala. Se deve andare a giocare ala, forse è meglio che resti alla Sampdoria. Schick è una seconda punta". Parola del tecnico blucerchiato, che ha sempre utilizzato il 4-3-1-2. L'ex Sparta Praga, però, è un giocatore particolarmente duttile, abile in area ma anche partendo lontano da essa. Non a caso il suo idolo assoluto è Zlatan Ibrahimovic.

Probabilmente l'investimento della Roma (38 milioni più bonus) è mirato anche verso il futuro, considerato che Dzeko a marzo compirà 32 anni, ed un classe '96 come Patrik da qui a qualche anno potrebbe rivelarsi una prima punta di livello assoluto, oltre che per la tecnica di base anche per la fisicità (186 cm per 73 kg). Soprattutto in passato, però, il ragazzo ha giocato anche da esterno sinistro o destro del tridente. Ed è proprio in quest'ultima posizione che Di Francesco potrebbe impiegarlo stabilmente: il tecnico preferisce che, in questa posizione, ci sia un uomo offensivo dal piede invertito, e notoriamente Schick utilizza quasi esclusivamente il sinistro. Interpretando il ruolo con caratteristiche completamente diverse, quindi, l'attaccante ormai ex blucerchiato potrebbe diventare presto il Berardi giallorosso (e non a caso Monchi aveva trattato anche lo stesso Mimmo), con Defrel che tornerebbe a ricoprire il ruolo di vice Dzeko, e con Perotti ed El Shaarawy a completare il reparto, nel ruolo di esterni destri. Fuori resterebbe il giovane Under, che giocherebbe a destra, in caso di necessità, e ad adattamento compiuto, e Florenzi che, come sempre, da jolly devastante qual è, potrebbe tornare utile come rincalzo tattico, non solo alto, ma anche basso, in attesa del recupero di Peres e Karsdorp. Di certo queste indicazioni verranno confutate, eventualmente, a breve: Schick ha ormai definitivamente superato i suoi piccoli problemi cardiaci, e già alla ripresa del campionato, quando - ironia della sorte - la Roma andrà proprio a Marassi contro la sua ex squadra, potremmo vederlo in campo. Probabilmente non dal 1', ma da subentrante. E, probabilmente, al fianco di Perotti e Dzeko.