Tutti gli appassionati di calcio italiano hanno, con tutta probabilità, ancora negli occhi lo stacco imperioso con il quale Kalidou Koulibaly ha regalato al Napoli l'importantissimo successo nel big match contro la Juve. In una partita piuttosto bloccata, come spessissimo accade nel nostro campionato, per risolvere la situazione è stato necessario un calcio piazzato, un fondamentale la cui importanza sta crescendo esponenzialmente nel corso degli ultimi anni, grazie soprattutto alla maggiore capacità aerobica ed atletica dei saltatori ed all'elevato tasso tecnico degli esecutori della battuta (che sia un rigore, una punizione diretta o un calcio d'angolo poco importa).

Nel campionato di Serie A 2017/2018, dopo le prime trentaquattro giornate sono stati messi a segno 193 reti da calcio piazzato, un dato allineato con i 213 gol messi a segno da palla inattiva nella passata stagione. I fantallenatori più attenti avranno già attenzionato da tempo questa statistica, ingolositi dalla possibilità di succulenti bonus, ma, poichè non c'è niente di più bello della condivisione della conoscenza, è doveroso dare un'occhiata alle squadre ed ai giocatori che più riescono ad eccellere in questo aspetto del gioco.

Con i suoi 16 gol da palla inattiva (di cui 4 rigori), è la Juventus la squadra ad aver saputo sfruttare meglio delle altre le occasioni arrivate a gioco fermo. I bianconeri sono riusciti a mandare a segno praticamente tutti i centrali difensivi (Howedes, Rugani, Benatia, mentre è ancora a secco Chiellini, uscito claudicante dal match contro il Napoli), ma la voce relativa agli assist da fermo è piuttosto nella norma (Pjanic, lo specialista, è quota 1 assist da fermo, così come Dybala). Dietro alla Juventus ci sono Lazio, Napoli ed Inter appaiate a quota 15, ognuna con uno/due calciatori praticamente immarcabili su calci d'angolo e punizioni indirette lungo tutto il corso della stagione: De Vrij (6 reti in stagione), Koulibaly (5) ed Icardi (26 reti, di cui 5 su rigore ed altrettante da sviluppo di calcio piazzato) hanno regalato tante gioie - alcune del tutto insperate - a tifosi e fantallenatori. 

Qui De Vrij riesce ad attaccare abbastanza agevolmente gli spazi vuoti di una difesa a zona piuttosto distratta. Proprio la crescente adozione di questo tipo di difesa potrebbe essere uno dei motivi che sta alla base degli exploit di giocatori come Caldara (scorso anno) e De Vrij, che, grazie al loro acume tattico, riescono ad individuare zone "morte"  in cui tuffarsi piuttosto agevolmente.

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Da segnalare è anche la prova dell'Atalanta di Gasperini, che, grazie soprattutto alla bravura dei suoi centrali offensivi in area avversaria, ha messo a segno 14 reti da palla inattiva (5 rigori). Masiello, Caldara (3 gol a testa), Toloi e Palomino (1 gol a testa) sono stati un vero e proprio spauracchio per le difese avversaria.

Sul fronte degli assist, sono sicuramente da segnalare le prestazioni di Luis Alberto (5 assist da fermo), Callejon (4, quasi tutti nelle ultime giornate) ed il Papu Gomez (3). Potrà sembrare un qualcosa di marginale, ma bonus del genere, generati con continuità, possono fare la differenza fra una vittoria ed un pareggio e, soprattutto, devono far aumentare il valore intrinseco di un calciatore in fase d'asta, dove spesso e volentieri vengono fatti ragionamenti solo di carattere realizzativo.

Il numero di gol a gioco fermo rimarrà, guardando il trend degli ultimi anni e vista l'applicazione con cui molte squadre si esercitano nel provare e riprovare schemi e movimenti, una delle poche certezze di un mondo, quello fantacalcistico, che notoriamente ne offre ben poche. Prepararsi in maniera scrupolosa per il presente e, maggiormente, per il futuro, non deve essere un'opzione.

Avere dei giocatori che sappiano attaccare lo spazio e dalle spiccate doti atletiche è fondamentale, ma la palla deve comunque arrivare al posto giusto al momento giusto. Quando sul punto di battuta c'è Luis Alberto, almeno quest'anno, si possono dormire sonni più che tranquilli.

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