L’anno scorso a Lecce il Napoli ipotecò lo scudetto. Gara delicata, allora. A ridosso di un quarto di finale di Champions e dopo una sonora sconfitta casalinga col Milan. Col rischio di impantanarsi se quell’autorete con svarione del portiere non avesse dato i tre punti a un Napoli alla ricerca di una gloria arrivata aritmeticamente quasi un mese dopo. 

Per la settima di campionato la sfida a Lecce si presenta secondo altre dettature. I padroni di casa vengono da una sconfitta a Torino con la Juve, primo stop di un campionato che per adesso vede i pugliesi come la rivelazione del girone. Rivelazione fino a un certo punto, visto il buon livello tecnico e tattico intravisto nella scorsa stagione. Il Napoli, invece, è reduce dalla vittoria scaccia crisi con l’Udinese. Gli azzurri sono apparsi in netta ripresa e la partita con gli uomini di D’Aversa ha il valore di rilancio definitivo in classifica e delle conferme che la prestazione coi friulani ha lasciato sperare.

Per la partita col Lecce Garcia dovrebbe confermare quasi tutti gli uomini della formazione andata in campo con l’Udinese. Ostigard e Natan sono gli unici centrali al momento disponibili, mentre sulla sinistra regna il dubbio maggiore: Olivera o Mario Rui. Con Cajuste pronto all’uso, Anguissa dovrebbe comunque partire titolare. La novità principale potrebbe riguardare la fascia destra, con Lindstrom che potrebbe fare il suo debutto dal primo minuto al posto di Politano. Con Kvara e Osimhen vogliosi di consolidare il loro ritorno al gol, i cinque cambi e il Real Madrid all’orizzonte suggeriranno a Garcia una varietà di soluzioni a partita in corso.

Il Lecce dovrebbe schierare Gendrey e Gallo esterni dal primo minuto e Almqvist e Strefezza a supporto di Krstovic nel tridente del 4-3-3 di D’Aversa. I padroni di casa giocano un calcio rapido e spesso coraggioso tatticamente, con rapide verticalizzazioni e con frequenti fraseggi sulle corsie esterne. Un confronto a specchio potrebbe chiamare a un maggiore lavoro proprio le rispettive catene di fascia, con tutte e tre le linee impegnate sia in copertura che in fase offensiva. Il Napoli è ancora in una fase di “registrazione” del reparto difensivo e la partita col Lecce potrebbe risultare un banco di prova indicativo.

L’attuale classifica vede le due squadre appaiate a 11 punti. La gara porta con sé la suggestione di una sfida per l’Europa. Ovviamente, in particolar modo per il Lecce, è ancora presto per poter stabilire eventualità di tale tipo nel prosieguo del campionato, ma soprattutto per i padroni di casa la partita assume contorni più stimolanti. Di certo D’Aversa può affrontare più serenamente una gara in cui Garcia sente sicuramente una certa importanza.