Il goal firmato contro la Sampdoria è stato il numero 10 con la maglia del Cagliari per il centravanti Leonardo Pavoletti (30), uno che negli ultimi anni ha cambiato diverse casacche prima di trovare la sua giusta dimensione in Sardegna.

Dotato di un fisico prestante, è un ariete che sa destreggiarsi bene nel gioco aereo e fare da sponda per gli inserimenti dei compagni di squadra.

L’attaccante livornese è un destro naturale, impreziosito da uno straordinario fiuto del gol ed è capace di mettere al bilancio uno score importante a fine campionato.

Ama agire prevalentemente in area di rigore e questa caratteristica non lo ha fatto brillare agli occhi di Sarri, che invece predilige le punte di spiccata mobilità.

Nonostante la notevole altezza, è dotato di un fisico slanciato che lo rende anche piuttosto veloce in progressione ma ha bisogno di lanci in profondità e di tanti spioventi dalle fasce laterali, per rendere al meglio e sfruttare i cross. 

Il suo è stato un percorso molto lungo che lo ha portato meritatamente fino al palcoscenico della serie A, i suoi esordi avvengono nei dilettanti con l’Armando Picchi, formazione toscana.

All'età di venti anni inizia a fare la gavetta tra i professionisti nelle serie minori: inizialmente al Viareggio, poi al Pavia e successivamente Juve Stabia, Casale e Virtus Lanciano.

In quest’ultima tappa in Abruzzo arriva l'exploit dell'attaccante, che dimostra tutto il suo fiuto sotto porta con ben 15 goal ed il titolo di Capocannoniere della Lega Pro, goal talmente pesanti da trascinare gli abruzzesi alla prima clamorosa promozione in Serie B. 

Nella stagione seguente si trasferisce al Sassuolo ed anche con i neroverdi fa la differenza con i suoi 11 goal, che aiutano il club ad approdare nel massimo campionato italiano.

Una volta in serie A, viene ceduto in prestito in B al Varese e risulta determinante per la salvezza del team lombardo segnando la bellezza di 24 reti, di cui 4 nella lotteria dei play-out.

Rientrato alla base Sassuolo in Serie A, trova poco spazio prima di approdare alla corte del Genoa, ed esplodere all'attenzione generale e della Nazionale azzurra.

Al commissario tecnico Antonio Conte viene mossa l’accusa di non averlo convocato all’ Europeo 2016, nonostante i numeri importanti ed eloquenti.

Durante il calciomercato c'è il Milan che lo desidera ma alla fine se lo aggiudica il Napoli, come alternativa di lusso per l'attacco partenopeo.

In Campania non trova lo spazio necessario, chiuso da un incredibile Mertens e dal recuperato Milik; così solamente un anno dopo essere stato il grande assente agli Europei ed essere vanamente inseguito dai grandi club, Pavoletti si rimbocca le maniche e si rimette in gioco con la maglia del Cagliari.