Dopo una lunga pausa è arrivato il momento di aggiornare le stime del bilancio Juventus ferme all'ultimo aggiornamento postato il 31 dicembre 2021. 

Questo articolo sarà un po' più "snello" rispetto ai passati ma servirà comunque a dare un'idea dello "stato dei lavori" nell'opera di risanamento economico fatta scattare dalla società dopo il periodo "lacrime e sangue" della pandemia che porterà un passivo molto ampio anche per la stagione 2021/22. Attualmente le previsioni tendono invece a una situazione non ottimale ma molto più sostenibile a partire dalla stagione 2022/23.

Vedremo inizialmente come sono variate rispetto all'ultimo aggiornamento le stime sul bilancio 2021/22 dopo l'uscita della semestrale a febbraio e visti i ricavi da stadio, l'andamento della stagione sportiva e le mosse di mercato chiuse entro il 30 giugno. 

Successivamente proveremo una prima stima sul bilancio 2022/23 ipotizzando un'annata finalmente libera da tutte le limitazioni causate negli ultimi anni dalla pandemia. 

Nella terza parte daremo uno sguardo al nuovo Fair Play Finanziario Uefa e come questo potrà incidere sulla posizione della Juventus rispetto all'Uefa al netto di ulteriori problemi derivanti dagli strascichi della Superlega.

Infine faremo qualche considerazione su cosa ci possiamo aspettare nell'ultimo mese di mercato.

Tutti gli altri post relativi alle diverse stime del bilancio Juventus dal 14 maggio 2014 (in ordine decrescente) a oggi sono consultabili QUI.

STIMA DEL BILANCIO 2021/22

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Rispetto a quanto preventivato a fine dicembre il passivo atteso sembrerebbe notevolmente peggiorato, passando da 136,1 a 199,7 milioni. Il condizionale è d'obbligo perché l'impatto della pandemia non permette di effettuare stime precise su numerose voci di bilancio quindi il bilancio reale potrebbe mostrare discrepanze anche notevoli. La voce più ostica, e molto rilevante, è quella del costo del personale tesserato perché gli accordi fra società e giocatori per posticipare o annullare i pagamenti di alcuni stipendi nelle annate di pandemia hanno "sballato" i numeri e in mancanza di comunicati ufficiali sui metodi di pagamento adottati è molto facile incorrere in errore basandosi solo sulla semestrale di bilancio.

Detto questo vediamo le principali variazioni rispetto allo scorso aggiornamento. 

Per quanto riguarda i ricavi la pandemia ha inciso nella riduzione rispetto al previsto dei ricavi da stadio, dei ricavi di pubblicità, dei ricavi da vendita di prodotti e licenze e degli "altri ricavi". E' migliorata invece la voce relativa ai proventi della gestione dei calciatori grazie alle uscite nel mercato di gennaio di Bentancur e Kulusevski (4 milioni di plusvalenza per il primo, 3 milioni di prestito per il secondo) e dalle plusvalenze registrate a giugno con le partenze a titolo definitivo di Demiral, Vrioni e Beruatto.

Nei costi, come accennato, è notevolmente peggiorata la stima relativa al costo del personale tesserato che, nonostante la partenza di Cristiano Ronaldo, potrebbe aggirarsi attorno ai 300 milioni probabilmente proprio per la "traslazione" su questo bilancio di qualche stipendio arretrato. Calano invece i costi per i servizi esterni e quello per gli acquisti di materiali destinati alla vendita, quest'ultima una diretta conseguenza della riduzione del volume di merchandising venduto. 

Il dato dei primi sei mesi della stagione 2021/22 e l'acquisto di Vlahovic fanno salire di 16 milioni la stima per gli ammortamenti dei giocatori. 

A seguito di queste variazioni e di altri scostamenti minori come detto il risultato del periodo è previsto in forte perdita, che verrà coperta grazie all'aumento di capitale da 400 milioni che permetterà alla Juventus di chiudere comunque con un patrimonio netto positivo di oltre 200 milioni questo biennio "drammatico" per le casse societarie. 

STIMA DEL BILANCIO 2022/23

Come ormai consuetudine sottolineo che i numeri presenti nella seguente tabella, oltre a essere frutto di stime basate sui dati passati e sul loro andamento nei vari semestri, e quindi soggette a errori per tutte le possibili variabili che possono influire su ogni voce di bilancio nei prossimi mesi (errori tanto più ampi quanto è ampio il periodo di tempo fra la stima e la chiusura del bilancio annuale), sono anche state elaborate nell’ipotesi economicamente meno favorevole rispetto ai risultati sportivi, che a oggi è data dalla combinazione di eliminazione dalla Champions League nella fase a gironi con sei sconfitte e dall'uscita agli ottavi di finale di Coppa Italia.

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Come potete vedere le stime di bilancio 2022/23, aggiornate alle ultime operazioni di mercato, mostrano anche nell'ipotesi meno favorevole un quasi dimezzamento del passivo con la possibilità di migliorare ulteriormente il dato a seguito dei risultati sportivi o di operazioni di mercato in uscita dopo il 30 giugno. 

Per quanto riguarda i ricavi, fare ipotesi "liberi da pandemia" permette di supporre rispetto all'ultima stagione un aumento di 28 milioni dei ricavi da stadio, che potrebbero tornare sui livelli di 3 anni fa, e un aumento di 8 milioni degli altri ricavi. Il -26 dei diritti tv dipende esclusivamente dall'ipotesi di immediata eliminazione dalla Champions League, visto che 26 milioni è la cifra che la Juventus ha guadagnato con il cammino nella fase a gironi della scorsa edizione e la qualificazione agli ottavi di finale. I proventi da gestione calciatori mostrano già un miglioramento grazie principalmente ai 30,7 milioni di plusvalenza generati dall'uscita di de Ligt e ai 7 milioni spettanti per la seconda stagione in prestito di Kulusevski al Tottenham.

Per quanto riguarda i costi il risparmio attuale rispetto alla scorsa stagione è di circa 74 milioni e dipende esclusivamente dal mercato. In particolare gli ammortamenti caleranno notevolmente grazie all'azzeramento degli ammortamenti fra gli altri di de Ligt (-17,3 milioni), Douglas Costa (11 milioni), Bernardeschi (-7,9 milioni), Dybala (-5,5 milioni) e dei tre che hanno rinnovato a giugno a scadenza ormai prossima (Cuadrado, De Sciglio e Perin che sommati pesavano quasi 9 milioni sul bilancio stagionale come ammortamenti). In entrata oltre a sei mesi in più dell'ammortamento di Vlahovic rispetto all'anno scorso (8,1 milioni), vanno contati anche i 13,3 del riscatto di Chiesa e gli 8,2 di Bremer. Sono attualmente minori anche gli oneri calciatori anche contando le quote annuali degli oneri accessori spesi per gli acquisti di Di Maria (1,3 milioni in un'unica soluzione), Pogba (2,5 milioni in un'unica soluzione), Bremer (3,2 milioni) e Vlahovic (11,7 milioni). Scenderà infine anche il monte ingaggi con l'uscita di giocatori dallo stipendio molto elevato quali Dybala e de Ligt in primis e per l'ipotesi che il monte ingaggi del 2021/22 sia stato un po' "drogato" in negativo dalle operazioni sopra descritte causate dalla pandemia. 

Il passivo di bilancio stimato risulterebbe attualmente di 106,3 milioni, ma ricordiamo che un brillante percorso in Champions League e Coppa Italia potrebbe portare a un miglioramento di circa 60 milioni di questa cifra nella migliore delle ipotesi e che le operazioni di mercato di questa sessione di mercato, di gennaio e precedenti al 30 giugno potrebbero incidere sia in positivo che in negativo su questa cifra così come le possibili variazioni in positivo o in negativo delle altre voci da qui al 30 giugno 2023.

IL NUOVO FAIR PLAY FINANZIARIO

Negli scorsi mesi è stato approvato il regolamento del nuovo Fair Play Finanziario Uefa. Senza addentrarci troppo nei meandri di un meccanismo che seppur semplificato rispetto alla precedente edizione risulta comunque non di immediata comprensione, vediamo le richieste che interessano alla Juventus per evitare future sanzioni. 

Prima di tutto va ricordato che la Juventus come numerosi altri club italiani ed europei ha concluso un "settlement agreement" annacquato e non comunicato ufficialmente a seguito dei conti fuori controllo causati dalla pandemia. Un accordo che, a differenza di quelli passati dello stesso tipo, non prevede alcuna punizione finanziaria o sportiva, ma una semplice dichiarazione di intenti nell'ottica di un miglioramento dei conti nei prossimi quattro anni, operazione comunque da effettuare prima dell'entrata a regime del nuovo fair play finanziario.

Il nuovo Fair Play Finanziario si basa su tre richieste alle squadre:

- Solvibilità: ovvero dimostrare di avere un Patrimonio Netto positivo o, se negativo, in miglioramento di almeno il 10% rispetto alla stagione precedente (come vedete dall'ultima riga delle tabelle questo valore sarà sicuramente positivo per la Juventus anche alla fine della prossima stagione grazie all'aumento di capitale effettuato) e di non avere debiti scaduti (che la Juventus non ha). E' il vincolo più stringente richiesto dall'Uefa e l'unico dei tre che può portare all'immediata esclusione dalle coppe se non rispettato.

- Stabilità: è di fatto la vecchia Break-Even Rule aggiornata. Nel vecchio Fair Play si richiedeva di non registrare passivi superiore a 30 milioni di euro in tre anni con tutta una serie di costi virtuosi da scorporare, nella nuova versione il passivo concesso nei tre anni è diventato di 60 milioni ma sono stati eliminati tutti i costi virtuosi. Ci sono comunque dei passivi che si possono scorporare rispetto al risultato netto come ad esempio quelli relativi alle tasse e agli ammortamenti dei beni immateriali. Non soddisfare a questo vincolo comporta l'obbligo di sottoscrivere un "settlement agreement" con l'Uefa per rimettere a posto i propri conti. Attenzione però, perché questa nuova regola entrerà in vigore solo nella stagione 2024/25 (e il passivo di 60 milioni sarà richiesto solo per la somma delle due stagioni 2022/23 e 2023/24) prima di arrivare alla totale attuazione sul triennio nel 2025/26. Gli elevati passivi fatti registrare negli ultimi anni dalla Juventus non saranno quindi soggetti a questa nuova regola, mentre per questa stagione la stima attuale della perdita di bilancio 2022/23 valida per il Fair Play Finanziario è di 79 milioni, già oltre ai 60 milioni concessi fino al 30 giugno 2024. Quindi è prevedibile che la Juventus continui nell'opera di risanamento economico per ridurre ulteriormente, anche attraverso i risultati sportivi, il suo passivo del 2022/23 e avvicinarsi a una perdita inferiore ai 20 milioni nel 2023/24 che a regime permetterebbe di rimanere costantemente all'interno del vincolo richiesto.

- Controllo dei Costi: questa è la regola più complessa nei suoi conteggi fra le novità del Fair Play Finanziario, ma è in realtà bene "disinnescarla" da subito in quanto la sua mancata osservazione prevede solo ed esclusivamente sanzioni finanziarie per le società che non la rispettano. Quindi nessun rischio di essere esclusi per questo dalle competizioni. La richiesta dell'Uefa per questo vincolo è che il costo del personale, le spese per gli agenti di mercato e i costi del calciomercato non superino il 90% dei ricavi nell'anno solare 2023, l'80% nell'anno solare 2024 e il 70% nell'anno solare 2025. Sia le numerose voci da considerare nel calcolo che la scelta di basarsi sull'anno solare e non sulla stagione sportiva rendono più complicato calcolare se un club rispetta o meno questo parametro, ma non comportando sanzioni sportive è qualcosa che possiamo per il momento evitare di tenere in considerazione (anche perché si partirà con il monitoraggio dall'anno solare 2023). 

IL CALCIOMERCATO ESTIVO 2022

(N.B. l'articolo è stato scritto prima della notizia della rescissione di Ramsey che quindi non è citata nelle righe successive, in attesa di sapere quanto gli ha dovuto riconoscere la Juventus come buonuscita ricordo che il giocatore incassava dalla Juventus circa 10 milioni lordi l'anno e la buonuscita dovrebbe pesare fra i 3 e i 6 milioni lordi sul portando comunque a un risparmio a bilancio di alcuni milioni. A questo vanno aggiunti 0,9 milioni di minusvalenza che andranno probabilmente inseriti nel bilancio 2021/22 compensati da 0,9 milioni di minori ammortamenti nel 2022/23). 

Alla luce di quanto scritto è evidente che la Juventus non si possa permettere spese folli sul mercato, ma proprio l'andamento di questo primo mese di contrattazioni dimostra che non per questo non sia possibile portare nel club giocatori di alto livello. Basti pensare che le sole operazioni di mercato chiuse da fine campionato a oggi hanno portato un miglioramento di bilancio di circa 86 milioni (circa 45 di plusvalenze varie e il resto come risparmio di stipendi e ammortamenti al netto dei costi d'acquisto dei nuovi arrivati) nonostante l'arrivo di giocatori di peso quali Pogba, Di Maria e Bremer (oltre al riscatto di Chiesa). 

Attualmente la rosa della Juventus è formata da 30 giocatori e così composta (in corsivo gli Under 22 iscrivibili senza limitazioni nella "lista dei 25" italiana e in neretto i giocatori Over 22 appartenenti al vivaio club):

PORTIERI: Szczesny, Perin, Pinsoglio

DIFENSORI: Bonucci, Bremer, Gatti, Rugani, Danilo, Alex Sandro, De Sciglio, Pellegrini

CENTROCAMPISTI: Pogba, Locatelli, McKennie, Zakaria, Arthur, Rabiot, Rovella, Miretti, Fagioli, Ramsey

ATTACCANTI: Di Maria, Vlahovic, Chiesa, Cuadrado, Kean, Pjaca, Aké, Kaio Jorge, Soulé

Kean, Miretti e Fagioli sono iscrivibili come giocatori appartenenti al vivaio del club anche in Champions League, mentre Rugani per le regole Uefa no.

La rosa risulta numericamente completa in porta e in difesa (ritengo improbabile arrivi un quinto centrale visto il modulo a quattro difensori, le limitazioni nelle liste e la possibilità di schierare Danilo centrale in emergenza). Se i tre portieri sono già sicuri e confermati qualche movimento potrebbe ancora accadere in difesa, dove però dovrebbe uscire Rugani per far spazio a un altro centrale (Milenkovic?) o Pellegrini per lasciare spazio a un terzino (attualmente però dopo il passaggio di Molina all'Atletico Madrid non si registrano movimenti della società su questo ruolo).

A centrocampo c'è overbooking anche se l'infortunio di Pogba ha un po' mutato lo scenario. La Juventus vorrebbe migliorare la rosa con l'innesto di un regista (favorito Paredes), ma la presenza in rosa di Arthur rende difficile l'operazione. In caso di buona offerta potrebbe partire anche Rabiot per fare cassa mentre con Ramsey si sta trattando la rescissione. Alla fine del mercato ne rimarranno almeno sei dei 10 attualmente presenti in rosa, con cinque posti già assegnati salvo sorprese (Pogba, Locatelli, McKennie, Zakaria e Miretti) e il sesto che potrebbe essere il nuovo acquisto. In caso di ottime operazioni in uscita legate ad Arthur, Rabiot e Ramsey potrebbe aprirsi uno spazio anche per uno fra Rovella e Fagioli per rimanere in rosa e non andare il prestito. Dopo il problema che terrà fuori Pogba fino alla prima sosta di fine settembre in rosa potrebbe rimanere un centrocampista in più (se dovessero partire i tre sopracitati non è esclusa la conferma contemporanea di Rovella e Fagioli). 

Le difficoltà maggiori sono in attacco. Il tridente titolare sarà formato da Di Maria, Vlahovic e Chiesa, ma quest'ultimo non garantisce un recupero al 100% già in questa prima fase della stagione e come riserve il piatto piange. Insieme a Cuadrado, rispostato nella sua posizione naturale di attaccante esterno e Kean, c'è assolutamente bisogno di almeno un altro attaccante (il favorito è Morata che può ricoprire sia il ruolo di esterno che di centrale, permettendo ad Allegri di avere almeno tre giocatori capaci di giocare da punta centrale nel 4-3-3 ovvero Vlahovic, Morata e Kean). Come esterno il sesto potrebbe essere anche Zaniolo ma la pista al momento pare molto fredda per i costi dell'operazione e il tentativo fallito della Juventus di infilare Arthur nella trattativa. Inoltre in questo momento un giocatore capace di giocare anche da prima punta sembrerebbe più utile alla causa.

In conclusione l'unico ruolo in cui la Juventus ha numericamente bisogno di un calciatore è in questo momento l'attacco dove i giovani in rosa non possono garantire prestazioni all'alteza dei titolari. Per gli altri ruoli molto dipenderà anche dalle uscite vista la necessità di muoversi tenendo sempre un occhio al bilancio.