Non bisogna tornare molto indietro con la memoria per ricordare l'ultimo precedente tra Lione e Juventus: i francesi sono stati avversari dei bianconeri nei quarti di finale di Europa League nella stagione 2013/14, quella della finale allo Juventus Stadium solamente sfiorata. Ai tempi una Juve che schierava Osvaldo e Isla titolari in EL superò l'Olympique sia nella gara d'andata all'ormai abbandonato Stade de Gerland, sia in quella di ritorno allo Stadium, con un risultato complessivo di 3-1.
Di quel Lione restano pochi pilastri, su tutti Gonalons, mentre quelli che allora erano poco più che giovani di belle speranze sono nel frattempo sbocciati: l'esempio più fulgido è Lacazette, ma accanto a lui sono migliorati in maniera esponenziale anche i vari Fekir, Tolisso e Lopes. In estate sono arrivati due parametri zero di lusso come N'Koulou e Rybus, rispettivamente da Marsiglia e Terek Grozny, oltre all'oggetto dei desideri di Milan e Fiorentina Emanuel Mammana, acquistato per sopperire al pesante addio di Umtiti, accasatosi a Barcellona. Via anche, tra gli altri, Bakary Koné, Malbranque e Bedimo, fuori dai piani del tecnico Génésio.
Già, Gustavo Génésio, la cui firma sul secondo posto dell'OL della scorsa stagione è grande e indelebile. Assistente dell'allora allenatore in carica Hubert Fournier, Génésio ha preso in mano a fine dicembre una squadra sfiduciata e umiliata dalle sconfitte contro Montpellier, Angers e addirittura Gazelec Ajaccio. Alla prima esperienza da mister tra i professionisti, Génésio ha pian piano risollevato il Lione portandolo, dopo una trentina di giorni d'assestamento, a una serie impressionante di risultati utili consecutivi culminati col roboante 6-1 al Monaco che è valso il secondo posto (proprio davanti al club del Principato) e la conseguente qualificazione diretta alla Champions League.
Sin dalle prime uscite Génésio ha messo in campo la sua squadra con il 4-3-3, mettendo ai margini alcuni dei giocatori più "bolliti" che erano titolari nel 4-3-1-2 di Fournier, puntando sui diversi giovani di valore (su tutti Cornet) e spostando stabilmente a centrocampo Tolisso. Nelle prime tre uscite stagionali Génésio ha puntato su un 11 titolare quasi sempre identico, anche se è lecito attendersi variazioni sul tema con l'inizio della Champions e della Coupe de France e il concomitante inserimento dei nuovi.
In porta toccherà ancora al portoghese Anthony Lopes, probabilmente il miglior estremo difensore della Ligue 1 nella scorsa stagione. Già in evidenza nella doppia sfida con la Juve due anni fa, a 25 anni Lopes ha raggiunto la piena maturazione e in molti lo invocavano come portiere titolare anche nella nazionale lusitana, prima dell'Europeo praticamente perfetto di Rui Patricio, tra gli eroi del torneo.
In difesa la coppia centrale è composta dall'ex Montpellier e Roma Mapou Yanga-Mbiwa, stabilmente tra i migliori difensori del campionato, e dal ghanese N'Koulou, incautamente lasciato libero dal Marsiglia a fine contratto. A destra il brasiliano Rafael sembra tornato quello dei primi tempi allo United, favorito da un ambiente con pressioni minori e da un campionato meno fisico, mentre a sinistra si alternano il russo Rybus e l'esperto Morel, anche lui arrivato gratis da Marsiglia. Il nuovo acquisto Mammana resta in attesa, prima riserva dei due centrali difensivi .
Gerarchie piuttosto chiare anche in mezzo al campo: davanti alla difesa giostra capitan Gonalons, faro indiscusso della manovra dell'OL, mentre ai suoi lati agiscono Corentin Tolisso, a 22 anni tra i centrocampisti più interessanti della Ligue 1 e prossimo uomo mercato, e lo spagnolo Sergi Darder, di un anno più vecchio, cresciuto nell'Espanyol e acquistato dal Malaga lo scorso anno per 13 milioni d'euro. Benzina verde anche tra le prime alternative, i due canterani Grenier e Ferri, rispettivamente classe '91 e '92.
L'attacco ruota ovviamente tutto intorno a monsieur Alexandre Lacazette, ambito da diversi club europei importanti ma rimasto a Lione anche in questa stagione. Rapidissimo e sempre più freddo sotto porta, il centravanti è reduce da 54 gol complessivi nelle ultime due annate e ha ricominciato col piede giusto, segnando 5 reti nelle prime due gare di campionato. Ai suoi lati, due intenzioni geniali di Génésio: il giovanissimo Cornet, franco-ivoriano proveniente dal Metz lanciato dal tecnico come esterno destro titolare, giocatore ancora acerbo ma guizzante e capace di rientrare sul mancino e calciare così come di servire i compagni. La seconda è il dirottamento sulla corsia esterna di Nabil Fekir, solitamente punta o trequartista che però da ala destra si sta rivelando efficace come e più che in passato. Poco spazio per l'esperto Valbuena, il cui passo non può più reggere il confronto con quello dei due giovani titolari, l'ormai ex nazionale francese troverà spazio perlopiù a partita in corso.
LIVELLO DI DIFFICOLTA': ???
FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Lopes; Rafael, N'Koulou, Yanga-Mbiwa, Rybus (Morel); Darder, Gonalons, Tolisso; Fekir, Lacazette, Cornet. All.: Génésio
In collaborazione con Alex Campanelli