A Fuorigrotta il Futbol Klubu Qarabağ Ağdam significherà qualcosa di decisivo. Al momento il Napoli in Champions ha fatto registrare una sola vittoria. Più il pareggio in casa con l’Eintracht vuol dire 4 punti nella mischia di una classifica dove i partenopei sono al momento tra le qualificate agli spareggi. Una situazione del tutto instabile. E ogni partita da questo momento in poi può valere dentro o fuori.
Il Qarabağ naviga in acque più sicure, ma la visita degli azeri al Maradona non sarà di certo intenzionata a fare da valore a favore degli azzurri. Il club di Baku, passato sotto la transizione storica drammatica della guerra di Nagorno Karabakh, può essere considerato una delle rivelazioni della Champions. Nei 7 punti raccolti dalla squadra di Gurbanov ci sono una vittoria corsara col Benfica e un 2-2 col Chelsea. A testimonianza di una formazione che dispone di qualità tecnica e preparazione tattica.
Il 4-2-3-1 dal fondo sudamericano si muove grazie al palleggio e alla rapidità di elementi come Pedro Bicalho e Leandro Andrade, oltre alla spinta di esterni come Matheus Silva e Cafarquliyev. La costruzione del gioco per gli azeri passa spesso per una manovra in cui il mediano tende ad abbassarsi e i centrali difensivi ad allargarsi, con i fluidificanti a salire già pronti alle sovrapposizioni. Il recupero palla, però, interpreta un calcio più essenziale, con immediate verticalizzazioni per vie centrali. Quello di Gurbanov è un calcio che attinge da codificazioni raffinate, ma non trascura la sostanza delle finalità di gioco.
Conte dovrebbe confermare la difesa a tre e schierare Politano dal primo minuto, con Neres a supportare Hojlund in attacco. Lang tenuto in panchina per essere inserito a gara in corso potrebbe significare un 3-4-3 più duttile, con l’eventualità che i due esterni offensivi vadano ad abbassarsi a ridosso dei centrocampisti centrali, consentendo gli inserimenti di Gutierrez e Di Lorenzo.
Gli azeri presentano uno scarto di gol segnati e subiti positivo, mentre il Napoli in questa prima metà di Champions ha mostrato difficoltà in entrambi i reparti. Il Qarabağ ha buone capacità difensive, soprattutto grazie a un pressing alto e una disposizione in campo in grado di chiudere gli spazi agli avversari.
Col Napoli costretto a fare la partita e a trovare le vie della rete, gli azeri si gioveranno di certo di un’inerzia tattica più rischiosa per i partenopei, ma al tempo stesso necessaria. Le possibilità di rilancio nella classifica generale passano per questa sfida molto delicata.